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Dal 3 settembre

Catechesi, Dal Santo nuovo responsabile diocesano

Già collaboratore del Servizio, subentra a don Costabile, che ha guidato il Servizio per dieci anni e ora diventa parroco a Milano. Dal Vicario don Antonelli gli auguri a don Matteo e il ringraziamento a don Antonio

di don Mario AntonelliVicario episcopale per l’Educazione e la Celebrazione della Fede

3 Settembre 2021
Don Matteo Dal Santo e don Antonio Costabile

A partire dal 3 settembre il Servizio per la Catechesi ha un nuovo responsabile: don Matteo Dal Santo, già da anni collaboratore dello stesso Ufficio e vicario della Comunità pastorale Trasfigurazione del Signore in Milano, con particolare cura per la parrocchia di San Giovanni Battista in Trenno. Nell’ambito di questo Servizio, don Matteo è nominato anche responsabile della Sezione per il Catecumenato. A lui la benedizione paterna dell’Arcivescovo, per lui la preghiera e l’augurio affettuoso per un impegno apostolico lieto ed efficace nell’accompagnare la diocesi in un fecondo aggiornamento, riconoscendo doni e sfide nel comunicare il Vangelo, sviluppando promesse e discernendo fatiche nel trasmettere a ogni generazione il deposito della fede.

Con l’inizio dell’anno pastorale, viene nominata collaboratrice del Servizio per la Catechesi Roberta Casoli, ausiliaria diocesana, già impegnata nell’Équipe di Pastorale giovanile. Anche per lei la nostra preghiera; a lei il nostro augurio.

In questo passaggio vogliamo insieme ringraziare di cuore don Antonio Costabile, per dieci anni responsabile del Servizio per la Catechesi e ora nominato parroco di San Cipriano in Milano con la prospettiva della costituzione di una Comunità pastorale nella zona Navigli. Lungo questo decennio Don Antonio ha coordinato con coraggio e pazienza un lavoro davvero ecclesiale che ha interessato in modo rilevante la formazione dei catechisti e delle catechiste, i percorsi catecumenali e, in particolare, l’iniziazione cristiana, con quella che, a giusto titolo, si può chiamare “impresa”: l’elaborazione di quel “Con Te!” che ancora va valorizzato nelle nostre comunità educanti. Grazie, don Antonio! Buon cammino.