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Centenario

Celebrare Fatima camminando e pregando per il Papa

La Duomo Viaggi ha un ricco calendario di partenze. In Diocesi tre parrocchie sono dedicate alla Madonna portoghese. I luoghi mariani sono raggiungibili attraverso alcune Vie sacre e gli “Itinerari di fede” in Lombardia. Il messaggio è collegato poi alla figura del Papa e offre quindi una possibilità di speciale preghiera per lui

di don Massimo PAVANELLO

6 Marzo 2017

Il centesimo anniversario delle apparizioni di Fatima può essere celebrato in diversi modi. E infatti non mancano, e non mancheranno, le iniziative.

Alcuni suggerimenti diocesani

Tra tutte, spiccano i pellegrinaggi in Portogallo. L’agenzia Duomo Viaggi ha già annunciato un nutrito calendario di partenze.

La Cattedrale di Milano, poi, ospiterà proprio il 13 maggio la statua della Madonna pellegrina. In quella occasione il cardinale Angelo Scola presiederà una liturgia.

Nella diocesi ambrosiana, per di più, sono presenti tre parrocchie col titolo specifico: Madonna di Fatima (Milano), Beata Vergine di Fatima e Santa Rita (Senago), Madonna di Fatima (Meda). Senza contare le dieci chiese sussidiarie e le varie edicole. Ogni territorio, con facilità, troverà quindi vicino a sé uno di questi punti sacri dove esprimere la propria spiritualità.

Il Cammino di Fatima

Per marcare l’anno giubilare, una forma – che si rifà all’antica prassi del cammino fisico, come simbolo dell’interiore – può essere quella di percorrere i sentieri della tradizione cristiana.

La principale pista potrebbe essere la via che porta a Santiago. Sono diverse le ramificazioni per questa destinazione. In particolare, in Portogallo. Una variante, tra le più scelte, è proprio quella che attraversa la Cova da Iria. Il segmento è chiamato pure Caminho do Tejo (130 km): parte da Lisbona e a Santarem svolta per Fatima. La particolarità del Cammino Portoghese è la presenza di frecce blu (che portano verso Fatima), accanto alle classiche frecce gialle che indicano Santiago.

Itinerari di fede in Lombardia

Chi non potesse camminare verso Fatima/Santiago, può comunque godere dello stesso mood percorrendo i tracciati della fede presenti in Lombardia. La maggior parte di questi trova nella devozione mariana spunto, accompagnamento, meta. La rete dei cammini lombardi – almeno quelli più strutturati – è composta da circa diciotto assi. Ne citiamo qui tre. Poco sotto diremo il motivo.

Il Cammino di Sant’Agostino. È un pellegrinaggio che collega cinquanta Santuari mariani della Lombardia. Il percorso, inoltre, tocca tre località che rimandano ad Agostino: Cassago Brianza (conversione), Milano (battesimo), Pavia (sepoltura).

Il Cammin Breve. Prevede sette tappe, dal centro di Milano sino a Porta Ticinese. Si incrociano le chiese e le basiliche di San Satiro, San Sebastiano, Sant’Alessandro, San Giorgio, San Lorenzo, Santa Maria delle Vittorie e Sant’Eustorgio. È un invito a pensare a ciò che sta dietro la storia e l’arte: una Comunità – antica e contemporanea – che vive la fede.

La Strada delle Abbazie. Riunisce in un progetto – spirituale, artistico, turistico – sette edifici storici tuttora vivi: le abbazie di Chiaravalle, Mirasole, Morimondo, Viboldone; la Basilica di Santa Maria in Calvenzano; le Chiese di San Lorenzo in Monluè e San Pietro in Gessate. Sullo stesso territorio, il Parco sud, insiste pure la Valle dei Monaci, altra via percorribile.

La visita del Papa a Milano

Tutti e tre i cammini menzionati abbracciano alcuni siti che papa Francesco visiterà durante la sua permanenza milanese il 25 marzo. Il santuario di Santa Maria delle Grazie – sul Cammino di Agostino – si trova nel Parco di Monza, dove il Papa celebrerà la Santa Messa. Il Cammin Breve prende avvio da Piazza Duomo, dove Francesco reciterà l’Angelus. Buona parte delle Abbazie – sulla strada omonima – costeggiano il versante del quartiere Forlanini, là dove il Pontefice entrerà in alcune case popolari incontrando gli abitanti. Percorrere questi sentieri può facilitare, quindi, anche la preghiera per il Papa. Sia in preparazione all’incontro con lui, sia come memoria dello stesso.

Il Pontefice e il messaggio di Fatima

La figura del Papa e il messaggio di Fatima sono – del resto – palesemente intrecciati sin dal 1917, anno della prima apparizione. Il Vescovo di Roma non è solo tra i soggetti dei rivelati segreti; egli è stato pure, negli anni, destinatario e custode degli scritti di suor Lucia, autorevole esecutore del testamento spirituale, beneficiario di preghiera.

Un indirizzo di cui Francesco ha esplicita coscienza: «E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me». Magari con una Ave Maria, magari camminando…