Sirio 26-29 marzo 2024
Share

25 settembre

Cenacolo, per giovani che vogliono “volare alto”

Al Centro diocesano di Milano incontro di presentazione del cammino (personale e comunitario) di discernimento vocazionale proposto dall’Ac a tutte le persone dai 20 ai 30 anni

18 Settembre 2020

Nell’omelia dello scorso 8 settembre per l’avvio dell’anno pastorale, l’arcivescovo Mario Delpini ha parlato del Gruppo Samuele e del Cenacolo come di «percorsi formativi particolarmente preziosi per accompagnare il discernimento vocazionale» dei giovani e che «meritano maggior attenzione e una promozione più capillare nelle nostre comunità». Per presentare la proposta del Cenacolo ai giovani e alle giovani dai 20 ai 30 anni, venerdì 25 settembre, dalle 18.30 alle 20.30, nel Centro diocesano di via Sant’Antonio 5 a Milano, è in programma un incontro con l’équipe che lo promuove.

Il Cenacolo è un cammino spirituale teso a favorire una ricerca aperta a ogni scelta vocazionale (matrimonio, consacrazione religiosa o laicale…) da vivere all’interno del proprio “ordinario” cammino di fede. Nato all’interno dell’Azione cattolica oltre ottant’anni fa, non è un’esperienza esclusiva dell’associazione, ma è aperta a tutti i giovani della diocesi; viene infatti proposto come uno dei possibili esiti di “fruttificazione” dell’itinerario di discernimento del Gruppo Samuele, oppure può essere intrapreso da qualsiasi altro giovane lo desideri.

L’esperienza del Cenacolo si configura come un cammino personale e comunitario, che si articola in incontri mensili (al Centro pastorale di Seveso), esercizi spirituali in Avvento e Quaresima e con l’incontro con il Vescovo o un suo rappresentante due volte all’anno in occasione del rinnovo delle promesse “temporanee” (della durata di sei mesi) di obbedienza, povertà e castità. L’équipe diocesana, a cui è affidata la cura della fraternità del Cenacolo, è composta dall’assistente diocesano dell’Ac, don Cristiano Passoni, da una religiosa, dall’ausiliaria diocesana Paola Gervasi e da una coppia di sposi, Emanuela Rota e Andrea Borsa.

«Le tre promesse – spiegano i responsabili – esprimono innanzitutto l’impegno a essere discepoli del Signore, la volontà di lasciarsi guidare da lui nel costruire la propria vita, convinti che mettersi nelle sue mani è “essere tranquilli e sereni come bimbo svezzato in braccio a sua madre” (Salmo 130). Le promesse sono dunque uno strumento concreto perché progressivamente si compia anche la scelta vocazionale definitiva». Le promesse vengono pronunciate al termine del primo anno di cammino e poi periodicamente rinnovate. «Fondamentale e imprescindibile è inoltre il discernimento personale richiesto a ogni giovane con la propria guida spirituale, con cui individuare i passi più significativi da percorrere e anche decidere quando è più opportuno concludere l’esperienza del Cenacolo». Si tratta di un’esperienza impegnativa, «ma affascinante per giovani che vogliono volare alto».

Info: tel. 02.58391328; cenacolo@azionecattolicamilano.it