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Monsignor Mario Delpini nuovo Arcivescovo di Milano

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Milano

Delpini Arcivescovo, la presa di possesso in Duomo

Celebrazione riservata per mezzo del Procuratore monsignor De Scalzi: da questo momento in ogni Messa si ricorda il nome del vescovo Mario; preghiere per lui nelle funzioni di domenica 10 e domenica 24 settembre (quando farà l’ingresso solenne)

9 Settembre 2017

Pubblichiamo le immagini della celebrazione dell’Ora terza svoltasi questa mattina nel Duomo di Milano, nella quale l’Arcivescovo eletto monsignor Mario Delpini – per mezzo del Procuratore monsignor Erminio De Scalzi, Vescovo ausiliare emerito – ha preso possesso canonico dell’Arcidiocesi, diventando a tutti gli effetti il nuovo Arcivescovo. Termina così il mandato di Amministratore apostolico del cardinale Angelo Scola, da oggi Arcivescovo emerito.

«La scelta della presa di possesso per procura – come ha spiegato il Cancelliere arcivescovile monsignor Marino Mosconi – consente di differire l’ingresso solenne, con il concorso “del clero e del popolo”, alla data del 24 settembre, per predisporre al meglio le cose e per valorizzare la celebrazione della Vigilia di Sant’Anatalo e tutti i Santi Vescovi Milanesi, Solennità nella Chiesa Cattedrale».

Nella celebrazione – alla presenza dei Vescovi ausiliari, degli Ordinari diocesani, del Capitolo Metropolitano e di una rappresentanza di fedeli – il Moderator Curiae monsignor Bruno Marinoni ha letto la Lettera con cui monsignor Delpini comunica l’intenzione di prendere possesso della Sede arcivescovile di Milano tramite Procuratore e l’ha consegnata al Cancelliere arcivescovile. Il Procuratore monsignor De Scalzi ha consegnato al Decano del Collegio dei Consultori la Lettera apostolica, poi mostrata agli altri Consultori e affidata al Cancelliere arcivescovile, che ne ha dato lettura in italiano. Al termine il Procuratore si è assiso sulla Cattedra arcivescovile e, al suono delle campane del Duomo, l’assemblea ha espresso il proprio rendimento di grazie. La celebrazione è proseguita con salmi, letture, una breve omelia e preghiere d’intercessione, e si è conclusa con l’orazione, la benedizione episcopale e il Salve Regina.

Da questo momento in ogni celebrazione eucaristica si ricorda il nome del vescovo Mario. Come spiega monsignor Claudio Magnoli, responsabile del Servizio diocesano per la pastorale liturgica, «risale a un’antichissima tradizione inserire nel momento centrale e solenne della Messa il tema della comunione ecclesiale, edificata appunto dall’Eucaristia. Principio di unità, centro di raccolta e annuncio della Chiesa universale cattolica è la figura del Papa e per quella diocesana il Vescovo». Nelle celebrazioni solenni in Duomo solitamente è un concelebrante a citare il nome del Vescovo. Se dovesse essere il Vescovo unico celebrante farà riferimento a se stesso con la dichiarazione «…e me indegno tuo servo».

In questi giorni la comunità cristiana è invitata a pregare per il nuovo Arcivescovo, celebrando la Santa Messa “per il Vescovo” (soprattutto nell’anniversario della sua Ordinazione episcopale, 23 settembre) e inserendo un’intenzione per il nuovo Arcivescovo nella preghiera dei fedeli nelle celebrazioni eucaristiche di domenica 10 settembre e di domenica 24 settembre (giorno dell’ingresso solenne).

L’ingresso ufficiale in Diocesi del nuovo Arcivescovo, secondo la tradizione, si svolgerà appunto domenica 24 settembre (vigilia della Solennità di Sant’Anatalo e di tutti i Santi Vescovi milanesi), con la tappa a Sant’Eustorgio alle 16 e l’ingresso in Duomo alle 17. I sacerdoti che desiderano concelebrare sono pregati di portare camice e stola bianca. L’ingresso per loro è dalla porta laterale del Duomo su via Card. C.M. Martini: l’accesso sarà consentito dalle 15.45. Per i fedeli l’accesso al Duomo sarà consentito dalle 15.30.

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Indicazioni
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Per il saluto a Scola e l’ingresso di Delpini

Costituito un apposito Comitato diocesano che in una lettera presenta e fornisce tutte le indicazioni per gli eventi in programma l’8, 9 e 24 settembre. Disponibile il poster del saluto a Scola

Monsignor Bruno MarinoniPer il Comitato

Araldica
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Lo stemma “parlante” di monsignor Delpini

Ispirato a quello familiare nell’immagine del pino (che si rifà al cognome), su cui si posano tre colombe (il popolo ambrosiano) e che è afferrato da una mano (quella di Dio). Il richiamo del “capo di Milano” e il motto che è insieme professione di fede ed espressione di lode

di Marco NAVONI Dottore della Biblioteca ambrosiana