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Milano

“E lei, invece, sorride”

La docufiction e il libro sulla beata suor Enrichetta Alfieri presentati dal regista Paolo Damosso

Silvio MENGOTTO

26 Settembre 2011

Sabato 24 settembre, presso l’istituto delle Suore della Carità a Milano, alla presenza del regista e scrittore Paolo Damosso è stato presentato e proiettato il dvd sulla beata suor Enrichetta Alfieri conosciuta come la “mamma” e “l’angelo” di San Vittore. La docufiction è allegata al libro «E lei, invece, sorride» (Edizione San Paolo) dello stesso regista. Si tratta di una biografia in forma romanzata sulla figura di suor Enrichetta. Tra i presenti alla proiezione la miracolata Stefania Copelli e Niccolò, il figlio di Mike Bongiorno che conobbe direttamente la religiosa e, come Indro Montanelli, testimoniò per la sua beatificazione.

Il regista si è concentrato soprattutto nel doloroso travaglio che caratterizza il periodo della carcerazione di suor Enrichetta delle SS tedesche. «Momenti nei quali – afferma il regista – esce anche una fragilità e una paura che non nasconde, ma che ha il coraggio di sottolineare nelle pagine del suo diario». Pagine che si trasformano nell’autentico copione del filmato. Un diario dove suor Enrichetta non trattiene nulla e a nudo racconta «una verità detonante».

Durante la lavorazione del film l’attrice Daniela Poggi, che interpreta magistralmente la figura di suor Enrichetta, dice. «Questo non è un set, questa è la verità». Le stesse memorie hanno convinto il regista a scrivere «un percorso televisivo che si basasse, sulle sue parole, riproposte in un ambiente che potesse esprimere quel clima e quei momenti».  

Tutto il filmato è stato ambientato nel carcere delle Nuove di Torino da tempo trasformate in Museo della Memoria. Luca Word è la straordinaria voce narrante che accompagna, anche con la sua presenza, l’emozione dello spettatore. Quattro i verbi pronunciati dal regista che descrivono il percorso di suor Enrichetta: affidarsi, accogliere, pregare e sorridere. Anche nei momenti più drammatici della propria vita la suora della Carità si è sempre affidata a Dio. Nella sua esistenza ha saputo accogliere le tante sfide, leggere i segni dei tempi perché anche nel carcere la dignità della persona deve essere difesa, rispettata, accolta. La preghiera era una condizione feriale e quotidiana imprescindibile.

Usando un neologismo per suor Enrichetta era una dimensione contempla-attiva perchè rigenerava le sue energie e la speranza. Attraverso la preghiera guardava la realtà, le persone con gli occhi e il futuro di Dio. Tutte le testimonianze raccolte concordano che il sorriso di suor Enrichetta non era vuoto ma «un invito a non perdere mai la speranza, anche quando tutto sembra ‘remare contro’».

La peculiarità del filmato sono le testimonianze raccolte tra le persone che hanno conosciuto suor Enrichetta. In questo modo «è iniziato – dice il regista – il mio viaggio per incontrare tutti coloro che hanno condiviso un pezzo di strada con lei». Mike Bongiorno, intervistato due mesi prima della sua morte, ricorda con lucidità ed emozione il suo arresto a San Vittore, dove grazie a suor Enrichetta riuscì a parlare direttamente con sua madre incarcerata nel reparto femminile.

Tra i testimoni viventi anche quella di mons. Giovanni Barbareschi che ha partecipato alla Resistenza. Conobbe direttamente suor Enrichetta che definì come la staffetta di San Vittore perché, grazie anche al suo particolare abito di consacrata, riusciva a far pervenire all’esterno, e viceversa, preziosi biglietti informativi, che salvarono la vita a tante persone.

Per il cardinale Carlo Maria Martini la testimonianza di suor Enrichetta «sta nel saper vivere in un luogo deprimente, portando fiducia, serenità ed equilibrio. Un atteggiamento che le è costato sofferenza e, in qualche caso, le ha fatto subire ingiustizie. Suor Enrichetta ha la pace nel cuore perché fa la volontà di Dio, ovunque capiti. Chi, viceversa, s’ingegna a fare un po’ la volontà di Dio e un po’ la propria, non ha la pace nel cuore. E’ stata condotta in condizioni in cui poteva disperare non solo della giustizia umana, ma anche della giustizia di Dio, come l’avesse dimenticata. Invece, si è abbandonata a Dio e, per questa ragione, è diventata un modello di speranza».

 *Paolo Damosso, E lei, invece, sorride. Suor Enrichetta Alfieri, San Paolo, Milano, 2011, in allegato il DVD, 22,00 euro