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Family 2012

Famiglie dalle missioni
accolte nelle parrocchie

Da Rovello Porro a Villa Cortese, in tutta la Diocesi momenti di grande intensità anche nelle comunità locali. Per incontrare il Papa sono partiti dal Brasile, come dal Camerun, inviati dai fidei donum e sostenuti dalle offerte dei fedeli ambrosiani

di Cristina CONTI

24 Giugno 2012

Viaggiare per incontrare il Papa. Sono state tante le famiglie straniere ospitate nella diocesi durante l’Incontro mondiale delle Famiglie.

Come nella parrocchia di Rovello Porro (Co). Qui è stato per lungo tempo don Daniele Caspani, ora fidei donum in Brasile. «Alcune famiglie erano andate a trovarlo. E durante Family ha contraccambiato la visita a tutta la parrocchia, portando con sé tre famiglie. Per loro abbiamo fatto una raccolta di fondi che ha permesso di pagare le spese dei biglietti aerei», racconta il parroco don Maurizio Corbetta. Le famiglie sono state ospitate a Rovello, a Casate Novo e a Velate. A Rovello Porro, in particolare, è stato messo loro a disposizione l’oratorio. Ogni giorno poi seguivano il Congresso teologico-pastorale e, alla sera, andavano a cena a turno a casa delle diverse famiglie della parrocchia. Un modo per conoscersi, parlare delle proprie difficoltà quotidiane, scambiarsi consigli su come affrontarle e superarle. «È stata una cosa molto semplice, ma allo stesso tempo anche molto bella. Il padre è inoltre coordinatore di una comunità pastorale in Brasile, perciò non perdeva occasione per dare una mano in parrocchia e prodigarsi ad aiutare al bar dell’oratorio», aggiunge don Corbetta. Due genitori e una bambina disabile. Persone in difficoltà che vivono in una terra povera, dove anche le più scontate attività quotidiane diventano difficili. «Abbiamo trascorso con loro alcuni momenti comunitari in oratorio, abbiamo pregato insieme il Rosario l’ultima domenica di maggio e abbiamo celebrato insieme la messa. Sono state giornate molto intense», precisa don Corbetta. Poi l’adorazione eucaristica a Saronno (Varese) e gli incontri quotidiani nella settimana centrale dell’evento. E alla fine la famiglia ha reso una testimonianza pubblica in parrocchia per ringraziare dell’ospitalità e condividere le proprie riflessioni. «Sono stati momenti di grande intensità. I parrocchiani hanno dimostrato di apprezzarli molto. In tanti hanno partecipato e hanno dato il loro prezioso contributo», conclude il parroco.

Anche a Villa Cortese (Varese) c’è stata un’esperienza analoga. Una famiglia del Camerun, formata da marito, moglie e due bambini, ha trovato ospitalità in parrocchia. «Abbiamo iniziato la preparazione a questo momento durante l’Avvento e abbiamo poi proseguito durante tutto l’anno pastorale. Sono stati organizzati incontri per conoscere la situazione del Camerun, la realtà delle famiglie che vi abitano e le iniziative in atto per sostenerle», spiega don Luigi Peraboni. La famiglia ospitata è arrivata grazie al contatto con don Alberto dell’Acqua, fidei donum, e per organizzare il viaggio e l’ospitalità ha contribuito anche la parrocchia di Busto Garolfo (Va). Tanti i momenti di incontro e di dialogo. Le bambine infatti sono state accolte in oratorio, hanno partecipato a giochi e momenti di preghiera con gli altri ragazzi. Mentre i genitori hanno preso parte al Congresso Teologico Pastorale e agli altri eventi di Family. «L’esperienza non si è poi conclusa immediatamente dopo la fine dell’evento. Sono rimasti qui un’altra settimana per visitare la nostra regione e per vivere alcuni momenti comunitari. Un’esperienza molto positiva per tutti», precisa don Peraboni. E proprio per testimoniare l’entusiasmo e il coinvolgimento anche lo scambio degli indirizzi con la promessa di rimanere in contatto.