Sirio 26-29 marzo 2024
Share

20-23 giugno

Giornata del Rifugiato, gli eventi del Consorzio Farsi Prossimo

Le cooperative impegnate quotidianamente in progetti di accoglienza e integrazione nelle città e province di Milano, Lecco e Varese promuovono diverse iniziative

20 Giugno 2017

Diversi gli appuntamenti che le cooperative del Consorzio Farsi Prossimo promuovono in questa settimana in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato, martedì 20 giugno 2017.

Sono eventi organizzati spesso in sinergia con istituzioni, come Comuni, Ministero dell’Interno con la rete Sprar e Unhcr, e altre realtà del territorio, a sottolineare che il lavoro delicato in questo campo e con questi esseri umani non può essere svolto in solitaria, ma funziona quando si agisce insieme.

A Milano, la cooperativa Farsi Prossimo partecipa alla giornata di “porte aperte” dei centri di accoglienza – in cui sarà possibile visitare i centri di accoglienza, parlare con gli operatori per capire il ruolo ed il funzionamento dei progetti per richiedenti asilo e rifugiati e incontrare gli ospiti – per facilitare, attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea, l’incontro reciproco, primo e importante passo per superare pregiudizi e paure vicendevoli e costruire insieme la buona accoglienza.

In particolare l’assessore per le Politiche sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino visiterà tre centri gestiti dalla cooperativa Farsi Prossimo: alle 10 sarà con i responsabili della cooperativa al Centro Sprar “Casa Monluè”, in via Monluè 65; alle 11 presso l’appartamento di via Val di Ledro, 23, dove sono accolte alcune famiglie con bambini piccoli; mentre alle 12 concluderà la visita al Centro Sprar di viale Fulvio Testi 302/a, dove è previsto un incontro con la stampa e dove è in svolgimento una giornata di volontariato aziendale con alcuni dipendenti di Google. Nel pomeriggio, alle 16, un gruppo di ospiti dei Centri Sprar gestiti dalla Farsi Prossimo, insieme agli operatori e all’assessore Majorino, visiterà la mostra “La Terra inquieta”, alla Triennale di Milano, dove è esposta – tra l’altro – anche l’opera “Il quarto stato in chiave moderna”, alla cui realizzazione hanno collaborato, partecipando come comparse. Un momento emotivamente forte per loro, che si troveranno davanti a opere che li riporterà a una parte drammatica del loro viaggio verso l’Italia. In serata invece alcuni rifugiati accolti nei centri Sprar della Farsi Prossimo cucineranno in alcuni ristoranti Eataly nell’ambito del Refugee Food Festival, evento organizzato in 13 città europee da Unhcr e l’Ong food sweet food.

A Lecco, invece, la cooperativa L’Arcobaleno promuove una serata culturale presso la sala Ticozzi in via Ongania 4. A partire dalle ore 20.30 verranno proiettati dei reportage realizzati dalla fotoreporter Romina Vinci: The True Journey, il viaggio di Lamin, richiedente asilo gambiano residente a Lecco; alcuni filmati da Calais (Francia), Salonicco (Grecia) e Belgrado (Serbia), per toccare con mano gli effetti delle chiusure delle frontiere in Europa; il documentario Evidence, finalista al Lumix Festival 2016 di Hannover e classificatosi secondo al CPOY 2015 di New York. Saranno esposti anche dei disegni di Lamin e delle foto tratte dal progetto “My Friend” realizzato nel Mediterraneo a bordo di una nave della Marina Italiana, oltre che l’opera collettiva “Verso la speranza” sul dramma delle migrazioni realizzata dai ragazzi della 3aS della scuola Kolbe di Vercurago (Lecco).

Giovedì 22 giugno a Rho

Una serata organizzata presso il Mast di Rho (Milano): una serata di musica “Onde Sonore – Musica per l’integrazione”, con la partecipazione del rapper cosentino Kiave, in coppia con il collega Gheesa, e con altri artisti emergenti, tra cui Ramsy Young e Mr Vides, ragazzi dei centri Sprar gestiti dalla cooperativa Intrecci. La serata conclude il laboratorio che il rapper Kiave ha portato avanti negli ultimi mesi presso lo Sprar di Rho e che ha coinvolto proprio i rifugiati della Intrecci: durante gli incontri alcuni ragazzi provenienti dalle più disparate realtà sociali hanno scritto e registrato dei brani Hip Hop che suoneranno ora dal vivo. Si inizia alle 19 con un aperitivo gratuito con cibi e bevande provenienti da tutto il mondo, alle 20 sarà proiettato il film Wallah Je Te Jure di Marcello Merletto, storie di uomini e donne in viaggio lungo le rotte migratorie dall’Africa occidentale all’Italia, e alle 21 via al live show musicale. Ci sarà spazio anche per un laboratorio di arte, con live painting e writer all’opera, la mostra fotografica “Immigrazione: storie e persone”.

Venerdì 23 giugno a Milano

Al quartiere Gallaratese, alle 17.30, “Parole in orto”. All’Orto di Trenno, in piazza San Giovanni, verrà presentato l’originale corso di orticoltura in italiano: in pratica un laboratorio – organizzato dalla cooperativa Farsi Prossimo, in collaborazione con la Parrocchia San Giovanni di Trenno, il circolo Acli Gallaratese-Trenno e un nutrito numero di volontari – in cui al corso di insegnamento della lingua italiana in aula è stato affiancato un laboratorio pratico di orticoltura. Al termine del corso verranno finanziate sei borse lavoro in aziende agricole, grazie al contributo della fondazione Vigorelli. La serata si concluderà con una cena alla parrocchia San Giovanni Battista in Trenno, per cui alcuni ospiti dei Centri Giorgi/Gorlini prepareranno dei piatti etnici, per una vera e propria festa di quartiere.

«Giusto puntare su piccoli centri»

422 posti, di cui 8 per persone psichicamente fragili, affidati alla Casa della Carità: questi i numeri del sistema Sprar a Milano, gestito dalla Cooperativa Farsi Prossimo su assegnazione del Comune. I 400 posti sono suddivisi in sei strutture collettive, ciascuna delle quali ospita dalle 30 alle 90 persone. Numeri tutto sommato ristretti, necessari per gestire quel percorso di integrazione che i migranti, una volta ottenuta la protezione internazionale, iniziano qui a tutti gli effetti, con corsi di italiano, formazione professionale e un primo inserimento lavorativo. Ci sono anche 54 posti in appartamenti riservati alle famiglie, seguite anch'esse da un educatore e un assistente sociale. «Nei nostri centri c'è una presa in carico di ogni persona, con progetti individualizzati, sia per percorsi di integrazione, sia per l'inserimento lavorativo», spiega Annamaria Lodi, presidente della Cooperativa Farsi Prossimo, soddisfatta per la scelta del Comune di Milano di puntare sull'ospitalità in piccoli centri, con l'obiettivo di arrivare a 1000 posti: «Strutture molto “pesanti”, da 3-400 persone, sono necessarie per una prima accoglienza, ma non sono luoghi in cui si riesce ad avere una vera integrazione». (claudio urbano).