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Reportage/4

Gmg, «il cammino (anche se in salita)
è meglio compierlo insieme»

Sabato il gemellaggio dei giovani ambrosiani in Polonia si è aperto con la visita al santuario di Piekary Ślaskie, che san Giovanni Paolo II ha voluto chiamare «dell'Amore e della giustizia sociale». Nel pomeriggio la visita alla Cattedrale di Katowice e Messa conclusiva all'aeroporto di Muchowiec

di Davide MAGGIONI Equipe Gmg

24 Luglio 2016

Sabato 23 luglio il gemellaggio ha fatto vivere un vero e proprio pellegrinaggio. Il filo rosso che ha legato tutta la giornata è certamente la montagna. La mattinata si è aperta con la visita al santuario di Piekary Ślaskie, che san Giovanni Paolo II ha voluto chiamare «dell’Amore e della giustizia sociale». 

La storia di questo santuario si lega all’icona della Madonna contenuta al suo interno: abbiamo avuto modo di scoprirla proprio grazie a una montagna. Il santuario ha al suo fianco una collina ove è posta una Via Crucis che ricorda il calvario, la salita fino alla cappella principale ci ha messo alla prova fisicamente, ma è anche stato un dono. Fiumi di persone, bandiere al vento, canti, amicizie nuove e il racconto della storia del santuario e della sua icona. La prima salita della giornata è stata questa.

Nel pomeriggio abbiamo vissuto la visita alla Cattedrale di Katowice (un tratto in pianura per tirare il fiato, ci vuole) per poi ritrovarci presso l’aeroporto di Muchowiec dove abbiamo vissuto un Campus Misericordiae (o una Cuatro Vientos per i nostalgici di Madrid 2011) diocesana. Tutti i pellegrini ospitati nella Diocesi di Katowice (circa 20 mila) sono stati invitati a unirsi a questa festa in grande stile. Messa celebrata dal Vescovo di Katowice, mons. Wiktor Skworc, e a seguire concerti ed esibizioni di gruppi provenienti da ogni parte del mondo. 

Manca forse un monte alla cronaca della giornata? Chiarisco subito: l’organizzazione centrale di Cracovia ha deciso di assegnare a ogni diocesi polacca il nome di un monte biblico, a quella di Katowice è stato assegnato il Monte Carmelo. Il Vescovo prima di iniziare la Messa ha pronunciato queste parole: «Benvenuti sul Monte Carmelo», ecco dunque il monte che conclude la nostra giornata. 

Tutte le persone presenti all’aeroporto hanno contribuito a formare il Monte Carmelo, per questa sera, monte di gioia, di relazione e di festa. «Tanto più la salita verso la vetta di un monte è faticosa, tanto più la vetta sarà bella», ha detto il vescovo di Katowice. Questo invito unito a quello riportato sulla immaginetta che hanno regalato a Piekary («forma in me un cuore dolce e umile, un cuore grande e indomabile che nessuna ingratitudine possa chiudere e che nessuna indifferenza possa stancare») sarà parte dello spirito che ci porta a Cracovia.

Con la speranza che le nostre aspettative migliori possano essere nuovamente abbattute (come sta accadendo al gemellaggio) da una realtà capace di farci sorprendere. Lasciamoci dunque stupire dalla giornata di sabato, centrale del gemellaggio, che ci fa ancor più capire che il cammino (anche se in salita) è meglio compierlo insieme.