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Lettera

Il Fondo Famiglia Lavoro affidato alla Caritas Ambrosiana

A dieci anni esatti dal varo del progetto, l’Arcivescovo ne ripercorre l’evoluzione, ne sottolinea i frutti («tracce di amore e di solidarietà») e ne annuncia la trasformazione in «strumento ordinario» affidato all’organismo diocesano, incaricato «di farsi carico dell'eredità di legami, risorse e strumenti» creata sin qui

di monsignor Mario DELPINIArcivescovo di Milano

19 Dicembre 2018

Ai fedeli ambrosiani
A tutte le persone generose che ci hanno sostenuto

Il prossimo Natale ricorre il decimo anniversario del Fondo Famiglia Lavoro. Proprio la notte di Natale del 2008, di fronte all’avanzare di una crisi che inizia a colpire molte famiglie milanesi e ambrosiane, l’allora Arcivescovo Card. Dionigi Tettamanzi lancia l’iniziativa del Fondo Famiglia Lavoro. A lui va tutta la nostra gratitudine.

Continuato e sviluppato dal suo successore, il Card. Angelo Scola, in questi dieci anni il Fondo è riuscito ad aiutare più di 10.000 famiglie, raccogliendo e ridistribuendo 24.000.000 di euro. Le cifre ci permettono di intravedere il popolo che si è costituito attorno a questa iniziativa: oltre ai grandi donatori istituzionali – tra i quali la Fondazione Cariplo -, migliaia di persone che con il loro contributo hanno permesso di raggiungere una simile cifra; centinaia di volontari – attualmente, nella terza fase, 380 – che con il loro apporto sempre più competente e formato hanno accompagnato le famiglie, condividendone il disagio e cercando insieme a loro vie di soluzione; imprenditori e piccole e medie imprese che hanno facilitato i percorsi di reinserimento dentro il mondo del lavoro.

La contemplazione di queste cifre e di questi risultati riempie tutti noi di gratitudine: a ciascuno rivolgo un grande grazie per la generosità con cui abbiamo saputo far fronte a tale momento di difficoltà, seminando tracce di amore e di solidarietà capaci di lenire le ferite e le fratture provocate da una crisi non soltanto economica, ma anche di valori e di senso.

Giunto alla terza fase, il Fondo Famiglia Lavoro ha ormai individuato in modo sufficientemente preciso l’obiettivo del suo intervento e della sua azione: favorire il reinserimento dentro il mondo del lavoro di coloro che da questo mondo sono stati espulsi, per ragioni diverse, ma tutte originate dalla crisi, che si è certamente trasformata, eppure non ha ancora conosciuto la sua fine.

Ecco perché mi sembra utile che questo decimo anniversario sia anche il momento adatto per trasformare il Fondo Famiglia Lavoro, rendendolo non più intervento straordinario, ma strumento ordinario nelle mani della Caritas Ambrosiana, che seguiterà a operare perché i distretti che sono sorti continuino a svolgere il loro servizio di accoglienza, ascolto e reinserimento, curando anche che la tela di relazioni sviluppata con le aziende si mantenga salda e ben connessa. Alla Caritas chiedo di farsi carico dell’eredità di legami, risorse e strumenti che il Fondo Famiglia Lavoro ha saputo creare: affinché non venga dispersa, ma prosegua nel suo impegno dentro l’ordinarietà delle trame della carità che tessono i numerosi rapporti delle comunità locali sul nostro territorio diocesano.

Con tanta gratitudine per il bene compiuto e con l’incoraggiamento convinto a continuare con determinazione, auguro buon Natale.