Sirio 26-29 marzo 2024
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Esperienze

Insieme alla Chiesa locale
e in mezzo alla metropoli

L’Azione Cattolica del Decanato Zara si racconta. Dagli adulti ai giovani, all’Acr, una proposta associativa forte. È nato anche un laboratorio di cittadinanza attiva. Senza dimenticare la cura della spiritualità. Le attività nel segno dell’accoglienza

di Paolo BOVIO

7 Aprile 2013

La vita dell’Azione Cattolica, le sue proposte, le sue attività insieme alla Chiesa locale, in mezzo a una metropoli come Milano. Si può? Pensano di sì, quelli dell’Ac del Decanato Zara. Che da alcuni anni hanno scelto di vivere una proposta associativa forte, che guarda all’orizzonte decanale con grande respiro e apertura. In tutti settori dell’Associazione qui attivi, cioè Adulti, Giovani e Acr.

«È il cuore del nostro progetto triennale – spiega Chiara Grossi, responsabile Ac del Decanato -. Un progetto che è stato costruito nel segno della condivisione, tra i settori e con i sacerdoti delle diverse parrocchie». A partire dall’ascolto delle domande del territorio. «Abbiamo intuito che c’era voglia di interrogarsi sulle questioni dell’attualità – racconta Chiara -. Su questo abbiamo incentrato il percorso di formazione socio-politica: toccando temi come crisi della politica, famiglia come bene comune, società multietnica, legalità, Europa, comunicazione».

Il percorso è anche occasione per conoscere e far conoscere tra di loro realtà di impegno. E riesce a coinvolgere anche al di là del “solito giro”. «È diventato un vero e proprio laboratorio di cittadinanza attiva – afferma Chiara -. Che vogliamo proseguire». Senza dimenticare la cura della spiritualità: «Abbiamo messo al centro la lectio divina. È un momento privilegiato di preghiera e riflessione per tutto il Decanato».

E se è vero che chi scopre la gioia del Vangelo non può tenerla per sé, ecco l’impegno che l’Ac del Decanato di Zara dedica alla comunicazione: collegamento con i soci (anche quelli “sparsi”, che magari non hanno un gruppo di riferimento nella propria parrocchia) e promozione delle iniziative diocesane. E prima ancora della comunicazione, c’è la cura della relazione con le parrocchie, le altre associazioni e movimenti presenti, in questo momento delicato di trasformazione delle realtà ecclesiali. Con attenzione particolare agli interlocutori «nuovi»: famiglie, immigrati, giovani giunti a Milano per motivi di studio o lavoro.

«Sono proprio l’apertura e l’accoglienza a caratterizzare la nostra attività – dice Giovanni Castiglioni, responsabile del settore Giovani dell’Ac decanale -. I gruppi sono anche abbastanza eterogenei, ci sono modi diversi di vivere la fede e l’appartenenza alla Chiesa. Seguiamo l’itinerario formativo di Ac, proponiamo lectio e incontri di discussione, partecipiamo al percorso di cittadinanza attiva. Alle nostre proposte invitiamo sempre tutti, anche non iscritti, giovani che frequentano le parrocchie oppure no: sono occasioni di approfondimento, di condivisione».

In questo panorama si inserisce anche l’attività dell’Acr: «Due incontri mensili, la domenica dopo Messa, gioco e preghiera, più altri momenti come l’educazione alla mondialità. Proposte su misura per i piccoli e per i ragazzi, è uno stile che passa nel nostro stare insieme e divertirci», come spiega la responsabile Elena Pizzi.

Una realtà vivace e attenta, quella dell’Ac del Decanato Zara. Una proposta associativa capace di confrontarsi con le difficoltà e contraddizioni della vita della metropoli. Un’Azione Cattolica che si mette a servizio della Chiesa e delle sue comunità, favorisce l’incontro tra le varie realtà cristiane presenti sul territorio e vivacizza la presenza ecclesiale con il proprio contributo specifico. «È, in fondo, una risposta a quell’invito che anche il nostro Arcivescovo, il cardinale Angelo Scola, ci ha rinnovato nel suo messaggio per la giornata parrocchiale di Ac – sottolinea Chiara Grossi -. Cerchiamo di creare ponti, di aprire gli orizzonti».