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20 novembre

La Caritas presenta
il Rapporto sulle povertà in diocesi

Nel corso del convegno “Reti di solidarietà: una risorsa contro la crisi”, durante il quale saranno illustrate due esperienze di aiuto e sostegno nate dalla creatività di gruppi di famiglie

19 Novembre 2012

Quali sono gli effetti sociali nella diocesi di Milano della crisi economica più lunga del dopoguerra? Come stanno reagendo le comunità locali? A queste domande dà una risposta il Rapporto sulle povertà nella diocesi di Milano, giunto alla 11a edizione. L’annuale indagine sugli utenti della rete d’assistenza di Caritas Ambrosiana sarà presentata nell’ambito del convegno “Reti di solidarietà: una risorsa contro la crisi”, in programma martedì 20 novembre, a partire dalle 10, nella sede di via San Bernardino 4 a Milano.

Interverranno Luciano Gualzetti, vicedirettore di Caritas Ambrosiana, Elisabetta Larovere dell’Osservatorio Caritas, Luca Stanca, docente di Economia politica all’Università Bicocca di Milano, e don Roberto Davanzo, direttore di Caritas Ambrosiana. Durante il convegno saranno anche presentate due esperienze di aiuto e sostegno, nate dal basso, dalla creatività e dalla fantasia di gruppi di famiglie.

Il Rapporto sulle povertà si basa sull’incontro con gli utenti della rete di assistenza di Caritas Ambrosiana, composta da 324 centri di ascolto diffusi nella diocesi di Milano e dagli sportelli di tre servizi specifici presenti nel capoluogo: il Sai (Servizio accoglienza immigrati), il Sam (Servizio accoglienza milanese) e il Siloe (Servizi integrati lavoro, orientamento, educazione). Le relazioni raccolte all’interno di un campione statisticamente significativo di questa rete di aiuto vengono rielaborate dall’“Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse”. Voluto da Caritas Ambrosiana, l’Osservatorio è il servizio che, attraverso lo sviluppo di attività di ricerca sul territorio, si propone di raccogliere in modo sistematico dati relativi ai bisogni; aggiornare informazioni relative ai servizi socio-assistenziali, pubblici e privati; restituire le conoscenze acquisite attraverso l’attività di ricerca.