Sirio 26-29 marzo 2024
Share

Milano

La Chiesa ambrosiana vicina
a Nathan Graff e alla Comunità ebraica

Dopo l’agguato di viale San Gimignano, «denunciamo questa violenza assurda e crudele». Solidarietà anche dalle Acli Milanesi

13 Novembre 2015

«Sgomenti dinanzi alla violenza assurda e crudele di cui è stata vittima questa notte nella nostra città Nathan Graff, denunciamo questo e ogni atto di violenza. Mentre preghiamo per la vittima, affinché possa presto ristabilirsi e tornare alla sua famiglia e nella sua comunità, ci stringiamo alla Comunità Ebraica con sentimenti di stima, amicizia e collaborazione»: così la Chiesa ambrosiana, con un comunicato ufficiale, manifesta la sua vicinanza a Nathan Graff e a tutta la Comunità ebraica.

Nathan Graff, 40 anni, israeliano, genero di Hetzkia Levi, uno dei rabbini della Comunità ebraica di Milano, è stato aggredito ieri sera in viale San Gimignano, alla periferia sud-ovest della città. Un uomo, col volto parzialmente coperto da un passamontagna, l’ha assalito alle spalle, accoltellandolo. Graff è stato ferito tre volte alla schiena, una al volto e altre due alla gola e a un braccio. Ora è ricoverato a Niguarda: non è in pericolo di vita, ma la ferita subita al volto potrebbe avere interessato il nervo ottico. Sull’accaduto è in corso un’inchiesta.

Anche le Acli Milanesi esprimono la più viva solidarietà e vicinanza alla comunità ebraica. «Speriamo – ha detto il presidente Paolo Petracca – che quanto avvenuto sia un fatto isolato e nulla abbia a che vedere con i gravi fatti che stanno insanguinando Israele in questi giorni. Auspichiamo infine che le Forze dell’Ordine facciano presto chiarezza».