“La fede nella cultura contemporanea” è il tema del convegno annuale promosso dall’Ufficio per la Pastorale della Salute – Settore del Volontariato, in programma sabato 20 aprile, dalle 9 alle 12.30, presso la Sala convegni della Curia arcivescovile.
Al centro della mattinata testimonianze di contesti in cui la fede non è un presupposto ovvio del vivere comune. Il punto di partenza è costituito dalla lettera apostolica Porta Fidei e dai successivi interventi con cui Benedetto XVI ha dato impulso all’approfondimento della fede: una realtà “complessa” perché bisognosa, da una parte, di purificazione da abusi e soggettivismi e, dall’altra, di un sostanziale nutrimento per orientare i comportamenti, le scelte e le valutazioni. Benedetto XVI scrive che occorre darsi da fare «non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna». Siamo chiamati a credere in Gesù Cristo, «la via per poter giungere in modo definitivo alla salvezza».
Il Convegno si propone di dare risonanza alla risorsa della fede che, se usata in termini corretti, diviene formidabile risorsa di relazione d’aiuto. Dopo i saluti di monsignor. Luca Bressan, vicario episcopale per la Vita sociale, e di don Paolo Fontana, responsabile della Pastorale diocesana della Salute, aiuteranno la riflessione l’introduzione di don Carlo Stucchi, rettore della Cappellania del “Pio Albergo Trivulzio”, e la relazione di Paola Pessina (nella foto a sinistra), già sindaco di Rho, impegnata in ambito sociale, politico ed ecclesiale.