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Le Quattro Giornate

L’annuncio del Vangelo
attraverso gli stili di vita

Tra gennaio e febbraio quattro appuntamenti per pregare e riflettere su famiglia, vita, lavoro e malati, riuniti sotto il titolo «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli»

di Francesca LOZITO

1 Gennaio 2015

Quattro occasioni di riflessione, quattro momenti che mettono al centro alcuni tra gli aspetti più importanti dell’umano. Famiglia, vita, solidarietà, malattia sono i temi delle quattro giornate che caratterizzeranno l’inizio delle attività pastorali anche per il 2015. Unico il titolo, tratto da un versetto del Vangelo di Giovanni al capitolo 13 «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli».

Quattro le date con alcune sottolineature particolari per ogni momento distinto: la Festa della famiglia sarà il 25 gennaio e si occuperà in particolare di «Custodire le relazioni», la Giornata per la vita il 1 febbraio, tema «Solidali per la vita». L’8 febbraio sarà la volta della Giornata della solidarietà che avrà come filo conduttore «Condividere per moltiplicare». In chiusura la giornata dell’ammalato l’11 febbraio «Una presenza che accompagna».

Soggetti di evangelizzazione

Nel recente incontro che l’arcivescovo Angelo Scola ha avuto con le famiglie della Diocesi, all’indomani del Sinodo sulla famiglia, nel raccontare la sua esperienza di padre sinodale il Cardinale ha sottolineato come le famiglie siano «soggetti attivi di evangelizzazione», mediante la testimonianza della loro «vita ordinaria», fatta di relazioni, di dedizione, di tempi di lavoro e di riposo, di impegno educativo e di servizio.

Per questo, il Servizio per la famiglia propone gesti concreti per la Giornata, non solo da attuare nelle quattro mura domestiche, ma anche negli ambiti di vita comune come il lavoro, la scuola, i vicini di casa. Dal saluto che non sia solo un gesto meccanico, all’ascolto attento, «con il cuore», all’imparare a chiedere. Un invito, infine, è alla proposta di «comunione spirituale» da proporre a chi non può accostarsi al sacramento.

Solidali per la vita

Come vivere la solidarietà nelle situazioni di sostegno alla vita? Proposta di preghiera e gesti concreti sono al centro dell’appuntamento del 1° febbraio. Si va dalla raccolta degli alimenti della prima infanzia che verrà svolta dal Centro aiuto alla vita ambrosiano, all’“adozione” di una mamma seguita dal Progetto Gemma per gli ultimi sei mesi di gravidanza e il primo anno dopo la nascita del bambino versando 160 euro al mese. Adozione che può essere fatta anche a livello parrocchiale. Anche lo Sportello Anania per il sostegno all’affido e all’adozione è tra le proposte.

L’ecologia dell’uomo

Il sottotitolo della giornata dell’8 febbraio «Quale solidarietà per una ecologia umana» ha come idea di fondo, come spiega il responsabile del Servizio per la pastorale sociale e il lavoro don Walter Magnoni, la preparazione all’appuntamento dell’Expo: «Il suggerimento che diamo è che le parrocchie vivano la giornata invitando associazioni che sul territorio costruiscono trame di solidarietà. Crediamo sia l’occasione per far conoscere a tutti le iniziative concrete che divengono stile di costruzione della storia locale». Il 7 febbraio alle 9.45 (corso Venezia 47) si terrà il convegno della vigilia in cui dialogheranno due generazioni: la riflessione poetico- sapienziale sarà affidata a don Angelo Casati, mentre la relazione sarà di Maria Letizia Gardoni, delegata nazionale Coldiretti Giovani e impresa. Come ogni anno le offerte raccolte in questa giornata saranno destinate al Fondo di solidarietà per le situazioni di reinserimento lavorativo.

Ministri dell’eucaristia, accanto al malato

L’arcivescovo Angelo Scola presiederà la celebrazione eucaristica l’11 febbraio alle 10 presso la parrocchia di Santa Maria di Lourdes in via Induno 12 a Milano. Ogni parrocchia, poi, riserverà un momento per la celebrazione. Don Paolo Fontana, responsabile del Servizio per la pastorale della salute sottolinea che quest’anno l’attenzione principale viene riservata ai ministri straordinari dell’Eucaristia: «Puntiamo l’attenzione sul camminare insieme al malato partendo da un versetto del libro di Giobbe “Ero gli occhi per il cieco ero i piedi per lo zoppo”.  Per questo, abbiamo pensato di proporre un momento di formazione, declinato in tre luoghi diversi della Diocesi, per la formazione dei ministri straordinari della comunione eucaristica. Spesso, infatti, frequentano il malato più di altri. E allora anche i ministri vogliono essere formati per stare accanto ai malati».

I tre incontri formativi saranno il 31 gennaio a Milano, al Santuario don Gnocchi; l’11 aprile al Centro pastorale ambrosiano di Seveso; il 9 maggio a Villa Cagnola di Gazzada.