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9 febbraio

L’Arcivescovo a Cantù
chiude la festa di Santa Apollonia

Nella ricorrenza della patrona della città, alle 18 il cardinale Scola presiederà la celebrazione eucaristica nella chiesa dei Santi Michele e Biagio

di Luigi PEREGO

7 Febbraio 2013

La visita del cardinale Angelo Scola a Cantù, sabato 9 febbraio, è stata desiderata per vivere un’esperienza di comunione con lui e per condividere un momento significativo nella festosa ricorrenza di Santa Apollonia, Patrona della città. L’Arcivescovo concluderà questa giornata con la celebrazione della Santa Messa festiva, alle 18, nella chiesa dei Santi Michele e Biagio. Nell’ambito della Comunità pastorale di San Vincenzo, nel pomeriggio saranno sospese tutte le Messe festive del sabato, per permettere alla comunità e ai sacerdoti di vivere questo momento di comunione con il Vescovo.

Il Cardinale giungerà sul sagrato della chiesa dei Santi Michele e Biagio poco prima dell’orario della celebrazione, dove sarà accolto dai sacerdoti e dalle autorità dal Corpo bandistico “La Cattolica”. La Santa Messa sarà animata dai cori della Comunità pastorale di San Vincenzo. Alla celebrazione saranno presenti i fedeli delle comunità parrocchiali di San Vincenzo, alcuni rappresentanti della Comunità Madonna delle Grazie, le autorità civili e militari (il Sindaco dottor Claudio Bizzozero con la Giunta comunale, i Vigili e i Carabinieri) e i rappresentanti delle associazioni e delle molteplici realtà operanti nel territorio. L’Arcivescovo ha desiderato che in questa celebrazione siano coinvolti anche tutti i sacerdoti del Decanato di Cantù-Mariano, con i quali condividerà poi una breve cena di conoscenza reciproca e di confronto su alcune esperienze e tematiche tese a favorire il cammino comune.

La festa di Sant’Apollonia sarà celebrata in modo solenne al mattino nella Basilica di San Paolo, dove la Santa è particolarmente venerata e dove si trova anche una sua preziosa "reliquia con un dente": in San Paolo, tra l’altro, dopo alcuni anni di impegno e con la collaborazione anche di vari volontari, sono stati ultimati i lavori di ristrutturazione della vecchia casa parrocchiale, dove troveranno spazio la nuova segreteria, due appartamenti per sacerdoti e un museo di arredi sacri. Saranno celebrate Messe alle 8.30 e 9.30. Alle 11, poi, ci sarà una Santa Messa solenne concelebrata dai sacerdoti della città e da quelli originari o che qui hanno svolto il loro ministero sacerdotale. Anche a questa celebrazione saranno presenti le autorità e le varie associazioni e gruppi di volontariato di cui la città è ricca. Nel pomeriggio, alle 16, ci sarà anche un particolare momento di preghiera per aiutare i fedeli che anche lungo tutta la giornata visiteranno la chiesa per il bacio della reliquia della Santa.

La Festa di Santa Apollonia ha anche un risvolto civico. Nel pomeriggio saranno insigniti del riconoscimento di “Cittadino Benemerito” alcuni canturini che negli ultimi anni si sono distinti per dedizione, impegno e risultati conseguiti in varie realtà della vita sociale e che abbiano in qualsiasi modo giovato alla crescita della città. Si tratta di Pietro Colombo, Sergio Porro, Ambrogio Baragiola e Francesco Corrado.  Sarà anche conferito un riconoscimento particolare alla memoria alla memoria a Silvano Marelli e don Arturo Rusconi, due illustri concittadini che con il loro impegno sociale hanno dato lustro alla città.

Cantù, tra storia e fede

La storia passata e presente di Cantù è ricca di avvenimenti ed esperienze significative, con memorie artistiche uniche e tradizioni religiose intense, che hanno nel tempo favorito il sorgere di caratteri tipici quali l’attaccamento alla famiglia, al lavoro, al dovere, alle proprie parrocchie e alla città. Un clima che ha favorito anche il sorgere di originali testimoni di fede e di amore (il cardinale Giovanni Saldarini, padre Augusto Colombo, suor Rita Borghi, oltre a numerosi e coraggiosi laici), di numerose vocazioni, di strutture ecclesiali, chiese e oratori. La città vive segni caritativi concreti, religiosi e laici, costanti e tuttora capaci di interpretare i bisogni reali delle persone. Una storia ricca di generosità, intraprendenza e originalità, spirito di sacrificio e di dedizione, anche se non sempre subito pronta alla novità e ai cambiamenti.

Dal 1° settembre 2006 è stata costituita la Comunità pastorale “San Vincenzo”, con le quattro parrocchie centrali di San Paolo, San Teodoro, San Michele e San Carlo, per un totale di 26 mila abitanti, cui si aggiunge da due anni anche la parrocchia di San Leonardo in Intimiano con 2.000 abitanti.

Il 1° settembre 2010 è sorta anche la Comunità pastorale “Madonna delle Grazie”, con le parrocchie dei Santi Pietro e Paolo in Vighizzolo, Santa Dorotea Vergine e Martire in Cascina Amata, Santi Martiri Greci in Mirabello e San Gaetano in Brenna, per un totale di 14 mila abitanti.

Attualmente è in atto uno sforzo per unificare il più possibile i rapporti tra le varie parrocchie all’interno delle Comunità pastorali, mentre è ancora iniziale la collaborazione tra le due Comunità presenti in città.

Ogni parrocchia è dotata di oratorio (vi prestano servizio tre educatori laici) con numerosi volontari, animatori e catechiste. L’urgenza rimane sempre la formazione. C’è un solo Consiglio pastorale e un solo Consiglio affari economici, oltre ai Consigli di Oratorio. Gli impegni sono molteplici, ma la disponibilità delle persone rimane ammirevole.