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28 gennaio

L’Arcivescovo in Regione, un confronto per produrre bene comune

Il vicario monsignor Bressan presenta la visita a Palazzo Pirelli e l’intervento in aula consiliare: «L’auspicio è che inizi un ascolto reciproco fruttuoso per tutti in questo momento di cambiamento e che, approfittando della diversità di sguardo, ci si possa arricchire a vicenda»

di Annamaria BRACCINI

26 Gennaio 2020
Monsignor Luca Bressan

Un ulteriore passo nel confronto costruttivo, in vista del bene comune, tra Chiesa ambrosiana e istituzioni locali che, già da tempo, si sta realizzando come auspicato dall’Arcivescovo. È la visita che monsignor Mario Delpini compirà martedì 28 gennaio, a partire dalle 10, nella sala del Consiglio regionale lombardo a Palazzo Pirelli.

«Questa iniziativa nasce da una prassi di dialogo che abbiamo avviato e che è in corso con il Consiglio regionale – spiega monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la Carità, la Missione, la Cultura e l’Azione sociale -. In particolare, dopo il Discorso alla Città “Autorizzati a pensare”, ci si è trovati con varie realtà politiche e amministrative per discutere questo tema e di come, concretamente, anche quei mondi possano accendere processi di pensiero che aiutino a vivere il bene comune, prendendo sul serio e in profondità il concetto di buon vicinato».

La logica è quella di fare rete?
A partire dai Discorsi alla Città dell’Arcivescovo – anche naturalmente dall’ultimo, “Benvenuto futuro” – si tratta di ragionare insieme, rispettando i diversi ruoli e le diverse competenze, per scoprire dove si possa lavorare in sinergia per costruire un futuro sempre più inclusivo e capace di produrre bene per la Diocesi e per la Lombardia.

Come si svolgerà l’incontro?
L’andamento seguirà il protocollo delle visite precedenti compiute dai Pastori ambrosiani. Nell’Aula consiliare sarà presente tutta la Giunta e l’intero Consiglio regionale, che ascolteranno il discorso dell’Arcivescovo, dopo i saluti portati da Alessandro Fermi, presidente del Consiglio, e dal presidente Attilio Fontana. L’idea che teniamo a sottolineare – sia noi come Chiesa, sia il Consiglio regionale – è che tale incontro segni l’inizio di un confronto dialogico e di un ascolto reciproco che fa bene a tutti in questo momento di cambiamento. Vorrei sottolineare, inoltre, che la Regione ha mostrato anche un preciso interesse ad ascoltare le diverse confessioni religiose. Nel mese di novembre ha indetto la creazione di una Consulta interreligiosa, un tavolo attorno al quale possano sedere i rappresentanti delle religioni e delle Chiese presenti in Lombardia, sempre nel contesto di una società plurale.

Vi saranno altri incontri, oltre quello con il Consiglio?
Dopo il discorso in Aula, l’Arcivescovo salirà a salutare il personale che lavora nel Palazzo, per ascoltare e ringraziare del lavoro che vi si svolge. Ma prima visiterà la mostra ospitata attualmente nello spazio espositivo di Palazzo Pirelli, dedicata alla Giornata della Memoria.

L’anno scorso si era già realizzato un incontro, a febbraio, con il Consiglio comunale. Questo dialogo tra istituzioni e Chiesa, desiderato da entrambe le parti, continua il suo cammino…
L’idea è di rispettare l’autonomia delle competenze e dei poteri. Tuttavia la Diocesi – come fa anche, per esempio, attraverso i Dialoghi di Vita Buona – vuole aiutare quanti hanno il compito di favorire lo sviluppo del futuro e del bene comune nelle terre ambrosiane. L’obiettivo è che ci si possa ascoltare e arricchire a vicenda, approfittando della diversità di sguardo.

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