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20-21 settembre

L’Arcivescovo in Serbia
inviato speciale del Papa

Il Santo Padre ha nominato il cardinale Scola a rappresentarlo in occasione della celebrazione del 1700 anniversario dell’Editto di Milano che si svolgerà a Nis, città natale di Costantino

20 Luglio 2013

Il Papa ha nominato il cardinale Angelo Scola suo inviato speciale a Nis (Serbia) in occasione delle celebrazioni dei 1700 anni dell’Editto di Milano. Un evento che si svolgerà il 20 e 21 settembre nella città che diede i natali all’imperatore Costantino (autore dell’Editto che permise la pratica libera della religione) e a cui era stato invitato Benedetto XVI . L’Arcivescovo sarà accompagnato da una delegazione ambrosiana.

Dal gennaio del 2010 il Patriarca della Chiesa serba è Irinej, eletto come successore del Patriarca Pavle. Dal 1975 vescovo di Nis, il Patriarca serbo è Arcivescovo di Pec e metropolita di Belgrado-Karlovac, e guida una Chiesa che conta circa 11 milioni di serbi ortodossi residenti in Serbia, nei Paesi dell’ex Jugoslavia, negli Stati Uniti, in Australia e nell’Europa occidentale.

«Ogni diocesi ha programmato celebrazioni sia di preghiera che culturali», spiega il nunzio apostolico a Belgrado, monsignor Orlando Antonini. Ma la celebrazione centrale sarà a Nis con l’intervento del cardinale Scola. «Si inizierà con una Via Crucis per le vie della città in memoria della croce riscoperta a Gerusalemme dalla madre di Costantino, Sant’Elena e in memoria della croce apparsa a Costantino alla vigilia della battaglia di Ponte Milvio nel 312. Si concluderà con una solenne concelebrazione allo Stadio comunale». «Data la bassissima percentuale dei cattolici in Serbia (il 5%, concentrato soprattutto nel Nord, in Vojvodina, non nell’arcidiocesi di Belgrado) – prosegue monsignor Antonini – la Chiesa locale ha fatto appello alle diocesi dei Paesi confinanti affinché indirizzino a Nis, per settembre, il più alto numero possibile di flussi di pellegrini.

In ottobre è prevista una Mostra su Costantino, allestita nel Braccio di Carlo Magno in Vaticano, con reperti romani del Museo nazionale di Belgrado.