Share

Lettera

L’Arcivescovo scrive alle consacrate in vita comune

«Un tempo complicato», quello dell’epidemia, «eppure anche di grazia. Infatti entriamo nella Pasqua di Gesù»

di monsignor Mario DELPINIArcivescovo di Milano

31 Marzo 2020

Carissime,

penso a voi, sorelle che vivete in comunità, radunate dalla condivisione del carisma, abituate a essere a servizio le une delle altre. Voglio invocare per voi una speciale benedizione: infatti entriamo nella Pasqua di Gesù.

Vi incoraggio ad affrontare questo tempo di clausura più rigorosa, di isolamento e di sospensione di molte attività, come un tempo per ricevere grazia, per irradiare grazia. Sarà – immagino – anche un tempo per curare le malate, per piangere le sorelle morte, per vivere in apprensione per i familiari di cui si hanno poche notizie. Vi sono vicino con la preghiera e le lacrime. Sarà un tempo complicato. Eppure anche di grazia. Infatti entriamo nella Pasqua di Gesù.

Sorelle di vita comune, in questo tempo di prova, siate liete, siate fiduciose, siate prudenti, siate pazienti, siate sante. Infatti entriamo nella Pasqua di Gesù, per ricevere il dono dello Spirito Santo.

Sorelle di vita comune, vivere insieme in questo tempo può essere anche un pericolo, ma per voi sia un conforto. Non si spenga il vostro canto, non venga meno la vostra preghiera, per voi, per i vostri cari, per tutti noi. Infatti entriamo nella Pasqua di Gesù e cantiamo il nostro Alleluia.

Sorelle di vita comune, cariche di anni e di sapienza, perseverate nella vostra vocazione a essere profezia del Regno. La trepidazione non apra la porta alla desolazione, ma alla speranza.

La fragilità non sia terreno che la gramigna del maligno può occupare, ma terra di messi abbondanti in attesa della mietitura, tenda precaria dove è atteso lo sposo. Infatti entriamo nella Pasqua di Gesù: la morte è stata vinta, una vita nuova è data!

Sorelle di vita comune, segregate in casa, le visite precluse non siano per soffrire l’isolamento; l’impedimento delle attività e delle iniziative non sia per esasperarsi nell’ozio. Piuttosto provate a raggiungere molti, tutti, passando dalla Trinità. Infatti entriamo nella Pasqua di Gesù e tutti sono radunati per essere un cuore solo e un’anima sola.

Sorelle di vita comune, abituate a dare al tempo il ritmo della preghiera liturgica, della operosità concorde e costruttiva, della sobrietà delle parole e della sollecitudine della carità, offrite il vostro esempio e siate una parola di incoraggiamento. In questo tempo molte famiglie sono costrette a una vita di clausura forzata e non sono abituate. Nelle case regna spesso il nervosismo, l’irrequietezza, l’inconcludenza. Avete qualche cosa da insegnare, qualche consiglio da dare. Certo avete un dovere di intercessione. Conto su di voi: custodite le intenzioni di preghiera di tutta la gente che conoscete e anche della gente che non conoscete. Infatti entriamo nella Pasqua di Gesù, che tutto trasfigura e a tutti fa grazia della vita, la via divina, la vita eterna.

Invoco per ciascuna di voi e per ogni comunità ogni benedizione di Dio: la grazia di essere consacrate e di vivere insieme porti frutto nella gioia, nella carità, nella santità.

Milano, Pasqua del Signore 2020 in tempo di epidemia