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Fino al 13 ottobre

Lurago d’Erba festeggia i 100 anni
di San Giovanni Evangelista

Settimana di eventi in onore del centenario della chiesa consacrata dal cardinale Ferrari conclusi dalla messa presieduta dal cardinale Versaldi, presidente della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede

di Enrico VIGANÒ

10 Ottobre 2013

Sarà il cardinale Giuseppe Versaldi, presidente della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede, a concludere domenica 13 ottobre la settimana di festeggiamenti del centenario della Dedicazione della chiesa prepositurale S. Giovanni Evangelista di Lurago d’Erba (Como). Il Cardinale arriverà in paese alle 9.30: riceverà il saluto di don Carlo Leo, parroco dell’Unità pastorale di Lambrugo-Lurago d’Erba e delle autorità civili e verrà accompagnato in corteo al piazzale antistante la chiesa. Dopo l’inaugurazione e la benedizione dell’edificio completamente restaurato, Versaldi presiederà la santa messa solenne. Nel pomeriggio, vespri solenni e processione eucaristica.

Nell’artistico e storico Battistero è stata allestita una mostra sui lavori di restauro della chiesa parrocchiale, iniziati nel 2006 con il rifacimento della pavimentazione e l’adeguamento tecnologico del riscaldamento, a cui ha fatto seguito poi il restauro del tetto, del soffitto e delle pareti e infine della facciata esterna. «Come auspicava il mio predecessore don Angelo Luinetti, a cui va la nostra riconoscenza – dice don Leo -, siamo riusciti a festeggiare il centenario senza ponteggi. I lavori sono quasi ultimati (manca il rifacimento della pavimentazione, ndr) e questo grazie alla generosità di tutte le famiglie e all’apporto di molti volontari che hanno speso tante energie a favore della comunità».

La chiesa di Lurago fu consacrata il 13 agosto 1913 dall’allora arcivescovo di Milano, il Beato cardinale Andrea Carlo Ferrari: era – e lo è ancora di più oggi – una chiesa maestosa e senz’altro una delle più artistiche del Decanato di Erba. Fu costruita in soli due anni – un record per quell’epoca -, grazie alla solidarietà di tutta la popolazione: ogni famiglia aveva dato un contributo secondo le proprie disponibilità. E a distanza di cento anni si è ripetuta la stessa gara di solidarietà: «Anche in questa circostanza i parrocchiani hanno dimostrato di avere un vero amore per la propria chiesa: qui hanno pregato generazioni di fedeli, i nostri nonni, i nostri padri. Da questo luogo è stata trasmessa per un secolo e ha preso vigore la nostra fede».

A ricordo del centenario della dedicazione della chiesa, la comunità si è fatta promotrice della nascita del Punto di Ascolto Parrocchiale per rispondere alle tante necessità e difficoltà delle famiglie in questa fase di crisi economica.

di Enrico VIGANÒ