Share

22 marzo

Mazzocchi, meditazioni
sull’amicizia con la natura

Nella Basilica di San Carlo il sacerdote fondatore dell’Associazione “Vangelo e Zen” presenta il suo libro “Pensieri di vita. Ascoltando il Creato”. Interverranno Susanna Tamaro e Vito Mancuso

13 Marzo 2015

Stupore per la natura: emozione sempre più rara in un mondo fatto di fretta e distrazione, dove non c’è più spazio per lo sguardo capace di aspettare e di accogliere. A quello stupore si rivolge padre Luciano Mazzocchi, sacerdote e fondatore dell’Associazione “Vangelo e Zen”, nelle meditazioni raccolte nel suo nuovo libro Pensieri di vita. Ascoltando il creato (Paoline), che sarà presentato domenica 22 marzo, alle 15, nella Basilica di San Carlo a Milano (piazzetta San Carlo). Alla presenza dell’autore, offriranno la loro testimonianza Susanna Tamaro e Vito Mancuso. Sarà esposto l’originale del dipinto di copertina di Giuseppe Siniscalchi.

Il libro è composto da 52 meditazioni, una per ogni settimana dell’anno, divise in quattro gruppi come le stagioni. Ogni capitolo conduce all’incontro con alcuni brani sacri, tratti in particolare dal Vangelo, ma anche dalle ricche tradizioni orientali, soprattutto dallo Zen. E termina con un suggerimento concreto per la vita quotidiana. Nelle sue meditazioni, l’autore contempla la natura che lo circonda ogni giorno, oppure rievoca fatti della sua infanzia o ricorda avvenimenti della sua missione in Giappone o la sua attività attuale. E lo fa cercandone il senso profondo, con poeticità e grande fede.

Scrive padre Luciano: «Questo testo vuole essere una mano amica che aiuta l’uomo cristiano a riattivare l’amicizia salvifica con la natura, con la natura del cosmo, scrigno anche della natura di ogni essere umano. […] Ognuno dei capitoli di questo libro è invito alla meditazione, osservando il volto della natura e ascoltandone la voce». Il libro è arricchito dalla prefazione di Susanna Tamaro, che coglie veramente l’essenza del libro. Come lei stessa annota: «Non è mia abitudine scrivere prefazioni ai libri […]. Ma in questo specifico caso ho accettato perché ho una sorta di debito di gratitudine con padre Luciano. Rileggendo queste sue nuove preziose riflessioni, ho trovato conferma dell’importanza del suo pensiero. Un pensiero che ha sempre il pregio di essere diretto, comprensibile e poetico allo stesso tempo».