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Prima giornata

Misericordia, incontro con il volto del Signore

Al Centro sportivo di Wieliczka la prima catechesi, col Vangelo di Luca introdotto dal Coro Shekinah e la meditazione di monsignor Tremolada. Poi il cammino verso il Santuario della Divina Misericordia, metafora di vita e di fede, e il passaggio della Porta Santa

di Silvia ANNUNZIATA e Valeria DE LORENZO Équipe Gmg

28 Luglio 2016

Mercoledì 27 luglio si sono aperte le giornate di catechesi a cui partecipano tutti i giovani della nostra diocesi. Per l’occasione il Centro sportivo Gornik di Wieliczka (il luogo in cui si svolgono le catechesi) è stato predisposto per accogliere quattromila giovani e favorire così l’ascolto della Parola di Dio, il confronto nella fede e l’incontro con alcuni testimoni.

«Questo è il tempo della misericordia» è il titolo della prima catechesi. Proprio “questo” tempo, l’oggi, è l’occasione straordinaria che viene data a tutti noi per vivere in profondità, in modo singolare e unico, l’esperienza della misericordia, l’amore che Dio manifesta a ciascuno di noi. La lettura del Vangelo (Lc 4, 14-21) – preceduta dal canto del Coro Shekinah – ci permette di predisporre un clima di profondo silenzio e quindi di ascolto. La parola chiara di Gesù si fa segno concreto di misericordia: attenzione, cura e accoglienza verso i poveri, i prigionieri, i ciechi, gli oppressi. Come ricorda il nostro vescovo ausiliare monsignor Pierantonio Tremolada, anche per noi «è possibile riconoscersi poveri senza rattristarci», perché «prima della fedeltà alla Legge c’è l’incontro con il volto del Signore», che solo permette di costruire e sostenere i desideri più profondi, che ci portano a puntare in alto, ad sidera, verso le stelle.

Al termine riparte il cammino verso il Santuario della Divina Misericordia (Bozego Milosierdzia). Cammino che si fa metafora della vita e della fede. Come il pellegrino rappresentato tra le lettere della parola “misericordia”, anche noi ci accostiamo alla Porta Santa, che, come ci è stato suggerito, è anche porta stretta, da attraversare senza ripiegamenti su di sé e in maniera personale, uno alla volta, facendo memoria di come la misericordia di Dio si è fatta presente e continua a manifestarsi nella nostra vita.

 

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