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Milano

«Nel silenzio e nella preghiera
Martini resterà una memoria viva»

Migliaia di fedeli hanno accolto sul sagrato della Cattedrale l’arrivo del feretro del Cardinale. L’arcivescovo Scola ha guidato la preghiera di suffragio. La salma esposta fino ai funerali, lunedì 3 settembre alle 16 (diretta su Rai1)

di Luisa BOVE

1 Settembre 2012

Un applauso caloroso e un sole insperato hanno accolto a mezzogiorno la salma del cardinale Carlo Maria Martini in piazza Duomo. Il feretro era partito questa mattina alle 11 da Gallarate con i familiari, monsignor Mario Delpini, Vicario generale della Diocesi, monsignor Luigi Testore, esecutore testamentario scelto dall’Arcivescovo emerito e monsignor Gianni Zappa, suo portavoce dal 1997 al 2002. Ad attenderlo l’arcivescovo Angelo Scola, il Consiglio episcopale milanese e il Capitolo del Duomo, che già questa mattina alle 8.30 ha celebrato una messa di suffragio presieduta da monsignor Claudio Magnoli. Erano presenti naturalmente anche le autorità civili, rappresentanti del Comune, della Provincia e della Regione Lombardia. Le parole di saluto al grande pastore di Milano le ha rivolte monsignor Paolo Sartor del Capitolo del Duomo, che ha ricordato i tratti salienti della figura di Martini e del suo impegno episcopale nella Chiesa ambrosiana, fino all’ultimo incontro nel giugno scorso con Benedetto XVI giunto in città per il VII Incontro mondiale delle famiglie. «Bentornato a casa, prega per noi e con noi, come noi ora preghiamo per te», ha detto Sartor, che ha poi invitato tutti i presenti a «vivere nella fede questo momento di passaggio».

La salma è stata quindi deposta ai piedi dell’altare, rivestita nelle bianche vesti episcopali, con la mitra e il pastorale, simbolo del pastore che guida il suo gregge, come Martini ha fatto per 22 anni. Nelle prime file i parenti e in particolare i nipoti, con Giovanni nei tratti molto somigliante allo “zio prete”.

Una folla composta e silenziosa ha riempito la navata centrale del Duomo e si è raccolta in preghiera attorno al cardinale Scola, che ha raccomandato: «Esprimiamo il nostro affetto con la preghiera di suffragio per il nostro amatissimo Arcivescovo». Poi il Cardinale ha invitato al «raccoglimento e all’amicizia fraterna», come pure «al silenzio e alla preghiera». E ha concluso commosso: «Nella memoria viva della sua persona e del suo operare nascerà per noi una più solida fede e una più vivida fraterna amicizia». Quindi l’arcivescovo Scola si è avvicinato alla salma per benedirla e recitare l’Eterno riposo.

Al termine della breve, ma intensa preghiera, alla quale erano presenti anche i primi segretari di Martini (monsignor Erminio De Scalzi, monsignor Luigi Testore e don Gianni Cesena) e monsignor Gianni Zappa, molti fedeli sono rimasti in Duomo raccolti in preghiera e inginocchiati davanti alle spoglie del Cardinale, che sarà sepolto in una cappella laterale del Duomo dopo i funerali di lunedì 3 settembre alle 16 (in diretta su Rai 1). In questi giorni la cattedrale resterà aperta per consentire a tutti, credenti e non, di rendere omaggio alla salma dell’Arcivescovo emerito, e sarà garantita anche la presenza di confessori. Intanto Telenova2 è già in collegamento diretto con il Duomo di Milano.

L’omaggio alla salma

Per i fedeli sarà possibile rendere un ultimo omaggio al cardinale Martini per tutto il pomeriggio, la sera e la notte di sabato, la giornata di domenica e lunedì fino alle 11.30. Il Duomo resterà aperto, per l’occasione, in via eccezionale anche la notte di sabato in una prolungata e guidata veglia di preghiera e canti.
Durante le Sante Messe di sabato 1 settembre alle ore 17; domenica 2 settembre alle ore 7, ore 8, ore 9.30, ore 11, ore 12.30, ore 17.30 e durante i vespri delle ore 16 e il rosario delle 17, sarà possibile entrare in cattedrale solo per la celebrazione.

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