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Ecumenismo

Nuovo vescovo serbo per l’Italia

È Andrea, intronizzato il 21 luglio a Vienna. Succede al metropolita Jovan Pavlovich, scomparso il 3 aprile scorso

4 Settembre 2014

Dopo la scomparsa del metropolita Jovan Pavlovich (3 aprile) la Chiesa ortodossa serba ha proceduto a una riorganizzazione interna, separando dalla diocesi di Zagabria la gestione dei Paesi europei che le erano legati. È stata così creata la diocesi di Austria e Svizzera (con sede a Vienna), da cui dipendono anche Italia e Malta. E proprio a Vienna, il 21 luglio, è stato intronizzato il nuovo vescovo, monsignor Andrea, eletto il 24 maggio nella sessione regolare della santa Assemblea dei vescovi ortodossi serbi.

Il vescovo Andrea ha maturato importanti esperienze in ambito ecumenico, con rapporti anche con la Chiesa ambrosiana. È nato nel 1961 a Osnabrück (Germania), secondo figlio del protopresbitero stavroforo Dobrivoje Čilerdžić. Ha iniziato gli studi presso la Facoltà di teologia ortodossa della Chiesa ortodossa serba a Belgrado nel 1981, laureandosi nel 1986. Nel 1987 ha emesso i voti monastici nel monastero di Dečani, nelle mani del suo padre spirituale Irenej (oggi vescovo di Bačka). È stato ordinato ierodiacono l’8 marzo 1987 nella chiesa di San Saba a Dusseldorf (Germania) dal vescovo Lavrentije, allora ordinario dell’Europa occidentale.

Dal 1992 membro della comunità del Monastero dei Santi Arcangeli a Kovilj, nella diocesi di Bačka, dal 1993 al 2005 ha lavorato come segretario dell’ufficio per le relazioni inter-ecclesiali del Santo Sinodo dei vescovi della Chiesa ortodossa serba a Belgrado. Dal 2008 è stato coinvolto come PhD e scienziato associato in una ricerca sull’ecclesiologia ortodosssa presso l’Istituto per la teologia ortodossa dell’Università di Monaco. Nel 2011 è stato eletto vescovo vicario del Patriarca serbo, col titolo di vescovo di Remesiana.

Durante i conflitti balcanici era conosciuto come il padre spirituale degli orfani di guerra, degli invalidi e dei rifugiati, dei quali si prendeva cura come membro del monastero di Kovilj e chierico del Patriarcato di Serbia, in cooperazione con le istituzioni ecclesiastiche di Grecia, Germania, Austria, Italia e Francia. Ha preso parte a molte conferenze ecumeniche e internazionali, a dialoghi e dibattiti teologici in Europa, Africa e Asia. È stato l’inviato della Chiesa ortodossa serba presso il Consiglio Ecumenico delle Chiese presso la Conferenza delle Chiese europee a Ginevra.

Nel territorio della Diocesi di Milano la Chiesa ortodossa serba è presente con la parrocchia di Santo Stefano Primo Incoronato, presso la chiesa della Madonna del Carmine a Carate Brianza (MB).