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Oltre 2500 atleti in gara per 84 titoli I PROTAGONISTI DA APPLAUDIRE

5 Giugno 2008

L’Italia schiera 185 rappresentanti, la squadra più numerosa
mai portata a un’Olimpiade invernale. Le chances migliori
per Rocca, Zoggeler, Fusar Poli – Margaglio e i fondisti

di Mauro Colombo

A contendersi le 84 medaglie d’oro in palio nei 15 giorni di competizioni ai Giochi di Torino 2006 sono 2500 atleti.

Saranno le Olimpiadi di Ole Einar Bjoerndalen, il norvegese imperatore del biathlon, o di Evgeni Plushenko, lo zar russo del pattinaggio? Di Marit Bjoergen, regina di Norvegia nello sci di fondo, o di Hannu Manninen, il finlandese padrone della combinata nordica? O ancora di Collen Jones, la canadese che divide le sue giornate tra il curling e il giornalismo?

Susciteranno maggiori emozioni le acrobazie della norvegese Kari Traa e dell’americano Nathan Roberts nel freestyle, o quelle del finlandese Aunti Atti e della francese Karine Ruby nello snowboard? E nello sci, chi riuscirà a oscurare campioni che sono personaggi anche fuorigara come l’austriaco Hermann Maier e lo statunitense Bode Miller? E chi riuscirà a inserirsi nei duelli al centesimo di secondo tra la croata Janica Kostelic e la svedese Anja Paerson?

Anche l’Italia, in ogni caso, ha le sue carte da giocare (185: 111 uomini e 74 donne, presenti in tutte le discipline; la rappresentativa più numerosa mai schierata in un’Olimpiade invernale), e alcune potrebbero rivelarsi vincenti. Proprio nello sci alpino, dopo le cinque vittorie consecutive in Coppa del Mondo, Giorgio Rocca si presenta come il grande favorito dello slalom speciale. A sbarrargli la strada proveranno l’austriaco Raich, il finlandese Palander, il francese Vidal e l’americano Ligety. Da verificare la condizione del carabiniere di Livigno dopo le inforcate di Kitzbuehel e Schladming, anche nell’ottica del super-impegno a cui potrebbe essere chiamato (gareggerà anche in combinata e forse in gigante). Buone cose potrebbe fare anche Moelgg.

Tra le porte del gigante sono molto attesi il beniamino di casa Max Blardone e il bergamasco Simoncelli, che dovranno vedersela con Raich e il fenomeno Miller, mentre in discesa libera Kristian Ghedina, all’ultimo appuntamento di una carriera lunghissima e luminosa, sfiderà con il giovane Fill lo stesso Miller, Strobl e Walchofer.

La squadra femminile orfana di Isolde Kostner – in dolce attesa – guarda con speranza alle prove veloci, con le sorelle-rivelazione Elena e Nadia Fanchini e le veterane Lucia Recchia e Daniela Ceccarelli (olimpionica in carica in discesa). Dopo tanti guai fisici, Torino 2006 potrebbe rappresentare il momento del rilancio per le gigantiste Karen Putzer e Denise Karbon. Una medaglia “rosa” potrebbe arrivare dallo snowboard, con la Posch.

Nello sci di fondo l’Italia può allungare la striscia di successi avviata ad Albertville nel 1992. In campo maschile, le credenziali migliori sono quelle di Pietro Piller Cottrer e Giorgio Di Centa, coadiuvati in staffetta da Zorzi e Checchi: il superman da esorcizzare, in questo caso, sembra il tedesco Angerer. In campo femminile – svanita la possibilità di vedere al via la campionessa di casa Stefania Belmondo, che ha rinunciato al sogno di tornare a gareggiare dopo la maternità -, un’altra Valbusa, Sabina, può essere protagonista insieme all’olimpionica di Salt Lake City Gabriella Paruzzi.

Sul ghiaccio, Armin Zoggeler – anch’egli medaglia d’oro negli Usa nel 2002 – rappresenta quasi una sicurezza nello slittino; ma da medaglia sono anche Antonova e Oberstolz-Gruber. Bertazzo e la veterana Weissensteiner hanno buone chances nel bob. Nel pattinaggio veloce si punta su Fabris (che può trascinare anche la staffetta) tra gli uomini e Simionato tra le donne; nello short track su Fabio Carta e sulle staffette.

Dopo una pausa di riflessione, Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio sono tornati ad affilare le lamine dei loro pattini per disegnare coreografie ancor più seducenti e, si spera, irresistibili anche per giurie non sempre benevole nei confronti della coppia milanese. Con loro, nel pattinaggio artistico, ci sarà anche la giovanissima e già autorevole Carolina Kostner, ulteriormente caricata dal ruolo di portabandiera italiana durante la cerimonia di inaugurazione.