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La congregazione

«Padre Arsenio beato, un evento atteso da anni»

La vigilia della beatificazione tra le Suore di Maria Santissima Consolatrice, la congregazione fondata dal Cappuccino. L’impegno delle religiose nell’ambito educativo e sociale in Diocesi, in Italia e nel mondo

di Luisa BOVE

1 Ottobre 2017
La tomba di padre Arsenio da Trigolo presso l'Istituto di Maria SS Consolatrice a Milano

«La beatificazione di padre Arsenio è il massimo delle nostre aspettative perché da anni sospiravamo questo evento – dicono le suore di Maria Consolatrice -. Dopo la chiusura del processo diocesano sembrava imminente, invece i tempi si sono allungati fino a oggi». Le religiose, un tempo molte più numerose, sono 250 in Italia e una ventina in Africa. Ancora oggi operano in ambito educativo in tante scuole e case di accoglienza.

A Milano, in via Melchiorre Gioia 51, oltre alla casa madre, le scuole contano circa 1100 studenti tra nido, infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado con il liceo scientifico, linguistico, scienze umane e Itc amministrativo-finanziario. In un’altra ala le suore gestiscono una casa per accogliere 36 lavoratrici.

In viale Corsica 78 invece c’è un pensionato universitario di 80 posti letto che ospita soprattutto ragazze che dalle regioni del Sud vengono a studiare a Milano. Sempre in viale Corsica, ma questa volta al numero 82, è attivo un Centro di accoglienza neuropsichiatrico e di psicoterapia, accreditato da Regione Lombardia e denominato “Dosso verde” per i bambini autistici, in cui c’è un Day hospital specialistico e attività ambulatoriale gestito dalle suore e da personale specializzato. Una struttura simile di maggiori dimensioni c’è anche a Pavia ed è collegata alla neuropsichiatria infantile dell’università attraverso il professor Giovanni Lanzi. Oltre al Day hospital specialistico e agli ambulatori, la struttura dispone di un internato per 15 bambini autistici.

A Milano ci sono altre due scuole di infanzia e primarie denominate «Maria Consolatrice»: la prima (via Ampezzo 8) è gestita da diversi anni da un gruppo di genitori; la seconda (viale Corsica 82) dalla Cooperativa Impegno Educativo. Infine in via Tullo Morgagni 15 c’è una casa di accoglienza delle suore missionarie utilizzata per la formazione delle giovani: si tratta di una villetta nel quartiere Maggiolina.

Nella Diocesi ambrosiana le suore sono presenti anche a Verghera di Samarate dove gestiscono una scuola materna e svolgono attività pastorali. A Leggiuno invece vivono un centinaio di religiose ammalate e anziane, anche se al momento la Regione ha accreditato solo per 16 posti in residenza leggera.

In Toscana ci sono quattro comunità di scuole materne e una di suore anziane: a Pergine Valdarno e a Ponte a Poppi (Arezzo), a San Casciano Val di Pesa nel Casentino (Firenze) e a Mirteto (Massa Carrara).

A Torino esiste una comunità educativa molto importante, mentre a Roma, oltre alla Casa generalizia, c’è un piccolo centro di accoglienza per ragazze madri vittime di tratta. Fiore all’occhiello è anche la Casa di spiritualità di Santa Severa, vicino a Roma, per corsi di esercizi e ritiri guidati dall’équipe del Centro Aletti diretto da padre Marko Rupnik.

Le suore di Maria Consolatrice hanno superato i confini italiani con missioni in Costa d’Avorio – dove ci sono sei comunità, di cui quattro in piena foresta – mentre in Burkina Faso sono tre. L’ultima comunità è quella in Brasile, attivata con i Padri dell’Immacolata Concezione.

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