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Fine del Ramadan

Parole che toccano il cuore
di musulmani e cristiani

I messaggi di Papa Francesco e del cardinale Angelo Scola per la Festa di Id al-Fitr sono occasione di riflessione per tutti

di Giampiero ALBERTI

4 Agosto 2013
Papa Francesco arriva in piazza San Pietro per la messa di inaugurazione del Pontificato, Citta' del Vaticano, 19 marzo 2013. Pope Francis waves to the crowd during his inauguration mass at St Peter's square, 19 March 2013, Vatican City. World leaders flew in for Pope Francis's inauguration mass in St Peter's Square on Tuesday where Latin America's first pontiff will receive the formal symbols of papal power. ANSA/ETTORE FERRARI

Come è ormai tradizione, anche quest’anno per la Festa di Fine Ramadan, ‘Id al-Fitr, il Pontificio Consiglio per il Dialogo Intereligioso invia ai musulmani del mondo intero un messaggio augurale, «espressione di stima e amicizia», firmato dal Papa stesso che si rivolge ai fedeli e ai capi religiosi in prima persona.

Il tema offerto questa volta alla riflessione di cristiani e musulmani che leggeranno il messaggio è la promozione del mutuo rispetto attraverso l’educazione.

Il Papa ricorda la sua scelta di prendere il nome di Francesco, in riferimento a Francesco di Assisi, chiamato «fratello universale», sottolinea poi quanto siano importanti anche per i musulmani le dimensioni familiare e sociale che trovano «paralleli con la fede e la pratica cristiane».

Passando al tema proposto specifica i termini: «Rispetto – significa un atteggiamento di gentilezza verso le persone per cui nutriamo considerazione e stima»; «Mutuo – significa che questo non è un processo a senso unico, ma qualcosa che si condivide da entrambe le parti».

Oltre al rispetto della vita, dell’identità, siamo chiamati al rispetto della religione dell’altro nei suoi insegnamenti, simboli e valori e «quanto dolore arrecano gli attacchi all’uno o all’altro di questi!», esclama il Papa. Allo stesso mutuo rispetto va educata la gioventù musulmana e cristiana, così come è importante intensificare il dialogo tra le religioni.

Il messaggio termina con gli «auguri e preghiere affinché le vostre vite possano glorificare l’Altissimo e arrecare gioia a coloro che vi circondano». Un messaggio da diffondere presso conoscenti e amici musulmani, insieme al messaggio dell’Arcivescovo di Milano, che auspica “la crescita nella conoscenza e nel rispetto reciproci”. Entrambi i messaggi toccheranno il cuore di musulmani e cristiani e saranno occasione di riflessione per tutti.