Sirio 26-29 marzo 2024
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Quaresima/2

Per una rinnovata prassi penitenziale

Attraverso il ministero della Riconciliazione e la disponibilità di confessori nelle chiese penitenziali presenti in Diocesi

di monsignor Mario DELPINI Vicario generale

9 Febbraio 2013

Invito in particolare tutti i fedeli ad accostarsi al sacramento della riconciliazione con sincero pentimento e animo aperto alla grazia e invito i presbiteri a essere volentieri disponibili per aiutare i fedeli a conoscere, apprezzare e praticare bene in modo personale e comunitario il sacramento della penitenza o riconciliazione. Richiamo quanto l’Arcivescovo ha scritto nella lettera pastorale Alla ricerca del Dio vicino: «…Rinnovo il mio richiamo ad accostarci regolarmente alla confessione e chiedo ai presbiteri di rendersi disponibili all’esercizio di questo sacramento che, se ben compreso, nutre la libertà. “Èmaggior miracolo venir un peccatore restituito alla grazia, che non risuscitato un morto” ricorda san Carlo» (n 11).

A questo scopo la presenza di chiese penitenziali che vennero istituite nel 1998 e che in questo tempo di Quaresima possono essere organizzate con rinnovata attenzione sul vasto territorio della diocesi (si è individuato a questo proposito un elenco), e la disponibilità di confessori in ogni chiesa secondo orari resi noti e mantenuti con fedeltà potranno favorire molti nell’accostarsi al sacramento del perdono per sperimentare la misericordia e la consolazione di Dio.

Si deve ricordare che il Santo Padre Benedetto XVI ha concesso per tutto il tempo in cui si celebra l’ Anno della fede l’indulgenza plenaria alle condizioni abituali, indicando alcune opere specifiche, che vengono esplicitate in un secondo allegato (non si è ritenuto opportuno, per il momento, provvedere laddove le indicazioni generali rimandano alle scelte dell’Ordinario).

(tratto dalla lettera per la Quaresima 2013)