Sirio 26-29 marzo 2024
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26 giugno

Preghiera per il Sinodo delle Chiese ortodosse

L'invito alle parrocchie espresso da una lettera del cardinale Bagnasco, presidente della Cei, in segno di vicinanza per questo «importantissimo e atteso appuntamento di grazia»

21 Giugno 2016

Domenica prossima le parrocchie sono invitate a pregare, nelle intenzioni dei fedeli, per la buona riuscita del Sinodo panortodosso che si sta svolgendo a Creta, in segno di vicinanza da parte della Chiesa italiana e della Diocesi di Milano. Ha reso pubblica l’attenzione a questo evento che le Chiese ortodosse stanno vivendo, una lettera del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), ai Metropoliti e Vescovi con giurisdizione sul nostro territorio nazionale. «Il delicato e paziente lavoro che ha portato alla realizzazione di questo importantissimo e atteso appuntamento di grazia è testimonianza anche per noi del valore di una comunione che sa andare molto al di là degli aspetti visibili – scrive Bagnasco -: quella comunione che è lo stesso Spirito Santo di Dio a incoraggiare, costruire e mantenere tra le Chiese. Per questo benediciamo insieme a Voi il Signore che ha voluto concedere che questo Santo Sinodo possa essere celebrato».

Anche papa Francesco, nell’Angelus di domenica scorsa, ha ricordato l’evento: «Uniamoci alla preghiera dei nostri fratelli ortodossi – questo l’invito rivolto dal Pontefice ai fedeli riuniti in piazza San Pietro -, invocando lo Spirito Santo perché assista con i suoi doni i Patriarchi, gli arcivescovi e i vescovi riuniti in Concilio. E tutti assieme preghiamo la Madonna per tutti i nostri fratelli ortodossi».

Oggetto della riflessione in corso a Creta sono la missione della Chiesa ortodossa nel mondo contemporaneo; la diaspora ortodossa, l’autonomia e la maniera di proclamarla; il sacramento del matrimonio e i suoi impedimenti; l’importanza del digiuno e la sua applicazione oggi e le relazioni della Chiesa ortodossa con il resto del mondo cristiano. La decisione di convocare il Sinodo – una scelta a cui si è arrivati in spirito «apostolico di professare la verità nella carità», nella «concordia e comprensione» – era stata presa nel gennaio scorso dai primati delle Chiese ortodosse riuniti in Sinassi a Chambésy, nel centro ortodosso del Patriarcato ecumenico vicino a Ginevra. Erano presenti delegazioni delle tre Chiese ortodosse e in particolare i patriarchi Bartolomeo del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, Teodoro di Alessandria, Teofilo di Gerusalemme, Kirill di Mosca, Ireneo di Serbia, Daniel di Romania, Neofito di Bulgaria, Elia di Georgia, Chrysostomo di Cipro, Anastasios di Albania e l’arcivescovo Rastislav di Cechia e Slovacchia (erano assenti per ragioni di salute il patriarca Giovanni X di Antiochia e il metropolita Sava di Polonia, mentre l’arcivescovo Geronimo di Atene e di tutta la Grecia non era presente ai lavori per ragioni personali). Annunciando la convocazione i primati invitavano «ardentemente alla preghiera» tutti i membri dell’ortodossia nel mondo per la preparazione dell’evento. Appelli alla preghiera per la buona riuscita del Sinodo sono stati poi rinnovati nelle ultime settimane dal patriaca serbo Ireneo e dal Patriarca ecumenico Bartolomeo.