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Bovisio Masciago

Raccolta fondi per il sagrato
di San Pancrazio

È l’ultimo di una serie di importanti interventi di manutenzione messi in cantiere dalla Comunità pastorale Beato Luigi Monti

di Veronica TODARO

25 Marzo 2012

Prima le tessere del mosaico, poi i portacandele, ora il crocifisso con i pezzi del sagrato per finanziare i lavori. Rimarrà nella storia della Comunità pastorale Beato Luigi Monti di Bovisio Masciago la raccolta fondi per la realizzazione di importanti interventi di manutenzione delle strutture parrocchiali. L’ultima novità riguarda il rifacimento del sagrato della chiesa di San Pancrazio.

Se infatti è già stato presentato alla Soprintendenza per i beni architettonici il progetto per la nuova pavimentazione del piazzale antistante la parrocchia, adesso è il momento di raccogliere le offerte per poter procedere con i lavori. L’intervento è infatti vincolato, dato che la piazza è considerata un bene storico-artistico. Da qualche giorno è così possibile acquistare un “pezzo” di sagrato con la rappresentazione del crocifisso da poter appendere nella propria abitazione. I “pezzi” sono limitati ed è quindi indispensabile prenotarli in archivio parrocchiale.

Per la pavimentazione di piazza Anselmo IV la spesa prevista è di 98.319 euro, che serviranno per la sostituzione della pavimentazione e per l’installazione di corrimani per favorire l’ingresso in chiesa. Sulla piazza verranno inserite nuove panche in pietra e porta biciclette, oltre ad accessori di arredo esterno.

«Come impegno quaresimale – spiegano dalla Comunità pastorale – abbiamo chiesto ai fedeli anche un contributo straordinario per i lavori di ristrutturazione del sagrato. È sembrato interessante riprendere l’immagina pasquale del Salmo 118: la pietra scartata dai costruttori è diventata la pietra d’angolo, la più importante della costruzione. Così la celebrazione della Pasqua ci ricorda che il Signore si fa carico di tutto quello che noi rifiutiamo e “mettiamo in discarica” nella nostra vita, la solitudine, l’incomprensione, il dolore, il male, la morte. Come segno pasquale abbiamo quindi voluto “recuperare” le beole sbrecciate del piazzale come supporto per un crocifisso. Non è solo un espediente per finanziare la ristrutturazione. Crediamo possa essere davvero un piccolo “esercizio spirituale”, che in questo modo ci consegna anche la memoria di quanti prima di noi hanno posato i propri passi sul sagrato per recarsi in chiesa. Ci hanno accompagnato al battesimo, consegnato la fede, annunciato speranza».