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Senago

Santa Maria Assunta:
favorire la partecipazione
per aumentare la fede

L’Arcivescovo ha celebrato la messa nella chiesa centenaria, progettata dagli architetti Bagatti Valsecchi e costruita in dimensioni tali da poter contenere un gran numero di fedeli

di Cristina CONTI

23 Giugno 2013

Durante la sua odierna visita a Senago il cardinale Angelo Scola ha celebrato la messa nella chiesa di Santa Maria Assunta, che quest’anno celebra il suo secolo di vita.

«Cento anni fa, in questo territorio molto popoloso, gli abitanti lavoravano per lo più nelle fabbriche di mattoni: realtà che qui erano molto numerose, perché il terreno è argilloso. Molti poi erano infermieri al sanatorio di Garbagnate», racconta don Roberto Gatti, responsabile della Comunità pastorale “San Paolo Apostolo”, di cui fa parte la parrocchia.

L’allora parroco, don Ambrogio Rocca, fu il promotore della costruzione della chiesa parrocchiale. Il progetto era stato ideato da Giuseppe e Fausto Bagatti Valsecchi, architetti già conosciuti e attivi per gli interventi nella vicina Villa Borromeo, che confina con la parrocchia. Nel 1908 il cardinale Andrea Ferrari, arcivescovo di Milano, benedì la prima pietra del nuovo edificio. «In quegli anni Senago era notevolmente cresciuta – aggiunge don Gatti -. L’obiettivo era perciò quello di consentire la presenza alle celebrazioni del più alto numero di persone possibile: per questo motivo si decise di realizzare un edificio grande, che potesse raccogliere un gran numero di fedeli. Favorire la partecipazione, insomma, per aumentare la fede degli abitanti».

La chiesa venne aperta al culto il 17 ottobre 1913 e nei giorni successivi ci fu la benedizione ufficiale. Pianta a croce latina, tre navate scandite da colonne di pietra, abside a pianta poligonale, tre ingressi a ricordare la Trinità, a cui si accede da ampi gradini in granito, l’edificio è in stile neorinascimentale, tipico del periodo, con un’accurata ricerca filologica nella definizione degli elementi decorativi, sia all’interno, sia all’esterno: una realizzazione che riflette il quasi contemporaneo intervento di restauro che i Bagatti Valsecchi hanno compiuto nella chiesa di Santa Maria della Pace a Milano. Recupero di vecchi stili e gusto per le riproduzioni fedeli, con una particolare predilezione per quelle dei modelli architettonici del ducato sforzesco, soprattutto dell’architettura bramantesca. Le vetrate artistiche rappresentano invece scene evangeliche e momenti della vita della Madonna. Mentre all’interno si trovano i quadri della Via Crucis, teche pregiate, che contengono reliquie di santi e ornamenti festivi e un antico organo.

Nel 1923 venne realizzata la torre campanaria: la data è leggibile in numeri romani sullo stesso campanile. I lavori poterono considerarsi pienamente conclusi soltanto nel 1937, anno in cui il cardinale Idelfonso Schuster consacrò la nuova parrocchia, dedicata a Santa Maria Assunta. E una targa, posta sulla parete di fondo della chiesa, ricorda l’evento.