Sirio 26-29 marzo 2024
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29 settembre - 1° ottobre

Sant’Egidio, religioni e culture in dialogo

Si terrà a Roma il XXVII incontro internazionale per la pace promosso
dalla Comunità su “Il coraggio della speranza"

16 Settembre 2013

Giunto alla XXVII edizione il meeting internazionale “Uomini e religioni” promosso dalla Comunità di Sant’Egidio torna a Roma e si confronta su “Il coraggio della speranza: religioni e culture in dialogo”. Dal 29 settembre al 1° ottobre oltre 400 rappresentanti delle grandi religioni ed esponenti della vita politica e culturale europea e mondiale provenienti da 60 Paesi parteciperanno ad incontri e dibattiti pubblici facendo della città eterna la capitale della pace e della convivenza, un simbolo e un impegno per il mondo intero, che è alla ricerca di una “cultura condivisa” che, come scrive Andrea Riccardi, esprime «la coscienza di voler convivere in modo responsabile e di avere interessi comuni al di là delle differenze», partendo dagli uomini e dalle donne del nostro tempo.

Come ogni anno, l’incontro internazionale per la pace rinnova lo “spirito di Assisi”, fatto di dialogo interreligioso e culturale, che prende le mosse dalla storica giornata di preghiera del 1986 voluta dal Beato Giovanni Paolo II. Il tema di quest’anno si inserisce nella nuova stagione apertasi con l’elezione di Papa Francesco, che fin dall’inizio del suo ministero quale Vescovo di Roma ha invitato l’umanità intera ad «aprire l’orizzonte della speranza», e recentemente ha chiesto ai giovani della Gmg di Rio di «lasciarsi sorprendere dalla speranza». In questa chiave, il “coraggio della speranza” indica al mondo globalizzato la via del dialogo costruttivo per uscire dalla crisi antropologica e politica del nostro tempo, uno strumento per superare ogni scetticismo e immobilismo e per avviare un futuro di convivenza pacifica. Come ha detto Papa Francesco a Rio nell’incontro con la classe dirigente del Brasile: «Tra l’indifferenza egoista e la protesta violenta c’è un’opzione sempre possibile: il dialogo. Il dialogo tra le generazioni, il dialogo nel popolo, perché tutti siamo popolo, la capacità di dare e ricevere, rimanendo aperti alla verità». Da Roma, con il coraggio della speranza, partirà un grande messaggio di pace universale.

Il Meeting si articolerà in una assemblea d’inaugurazionenel pomeriggio di domenica 29 settembre all’auditorium “Conciliazione”; si svolgeranno poi tre sessioni di lavoro lunedì 30 settembre e nella mattinata di martedì 1° ottobre; mentre la cerimonia finale del meeting, dopo gli incontri di preghiera delle diverse religioni presenti, avrà luogo la sera di martedì 1°ottobre in piazza del Campidoglio, da dove verrà proclamato l’“Appello di pace di Roma 2013”.

Fra i temi trattati vanno segnalati, nel cinquantenario della “Pacem in Terris”, la crisi in Medio Oriente, la riconciliazione in Africa, il ruolo delle religioni in Asia, il futuro dell’America latina, immigrazione, accoglienza, integrazione, l’informazione al servizio della pace; e poi il dialogo tra laici e credenti, il valore della vita nella debolezza e nella sofferenza, il martirio oggi, la violenza sulle donne.