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14 febbraio

Scola incontra il clero della Zona V

Al Centro pastorale ambrosiano di Seveso il quarto appuntamento sul territorio tra l'Arcivescovo e sacerdoti, diaconi e religiosi. Il Vicario monsignor Patrizio Garascia: «Attendiamo di ricevere dal Cardinale linee-guida per il lavoro pastorale presente e futuro»»

di Stefania CECCHETTI

12 Febbraio 2017

È un incontro molto atteso, quello in programma martedì 14 febbraio tra il cardinale Angelo Scola e i presbiteri, i religiosi e i diaconi permanenti della Zona pastorale V (Monza Brianza). Monsignor Patrizio Garascia, vicario episcopale di zona, racconta di un clero «ansioso di incontrare l’Arcivescovo e di raccontarsi a lui, nelle gioie e nelle fatiche del ministero. Di ascoltare da lui parole di guida, conforto e incoraggiamento. Di ricevere linee-guida per il lavoro pastorale presente e futuro».

Un’attesa fiduciosa sostenuta da una specifica preparazione, come spiega ancora monsignor Garascia: «I presbiteri dei sette Decanati presenti nella Zona si sono ritrovati per riflettere a partire dalle domande del sussidio Si diedero la destra, realizzato dal Vicariato per la Formazione permanente del clero. Due le domande di fondo sottese alla riflessione: che tipo di presbiterio stiamo diventando? E la seconda: come il magistero dell’Arcivescovo e ciò che è in atto nella Diocesi ci sta configurando come preti?».

Proprio in questi giorni monsignor Garascia sta raccogliendo le sintesi di questo lavoro, da consegnare al cardinale Scola durante l’assemblea del 14 febbraio, che si svolgerà presso il Centro pastorale ambrosiano di Seveso. Durante l’incontro, aggiunge monsignor Garascia, «è previsto l’intervento di quattro sacerdoti appartenenti a diverse fasce di età e con funzioni differenti all’interno del presbiterio. Ascolteremo un giovane prete che si occupa di Pastorale giovanile, un vicario di Comunità pastorale, un parroco responsabile di Comunità pastorale e infine un prete residente con incarichi pastorali».

Sono circa 300 i sacerdoti (un terzo dei quali ha superato i 75 anni di età) e una ventina di diaconi permanenti che operano nella zona pastorale V, in un territorio dalle forti tradizioni ecclesiali, come racconta ancora monsignor Garascia: «I nostri preti negli anni hanno lavorato veramente bene, con passione ed entusiasmo, edificando comunità cristiane laboriose e impegnate. Gli oratori qui hanno una storia davvero gloriosa. Certamente questo non ci esime dalle sfide di oggi, che sono quelle di ogni territorio: la sfida dell’evangelizzazione, soprattutto verso il mondo giovanile, ma non solo. E l’altra sfida, che lo stesso cardinale Scola ha messo più volte in evidenza, quella del rapporto tra la pastorale del territorio e la pastorale d’ambiente. Penso per esempio alle relazioni tra parrocchie e scuole cattoliche, che a Monza sono numerosissime. E alla ricchezza sul territorio di associazioni, movimenti e gruppi, presenze con cui le realtà oratoriane si trovano a dialogare».

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