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Milano

Scola: «La famiglia e la scuola sono
i fondamenti della chiesa e della società»

L'Arcivescovo in visita pastorale all’Istituto delle Suore Angeliche di San Paolo ha parlato della centralità della famiglia e dell’importanza delle scuole

di Simona BRAMBILLA

24 Marzo 2012

La famiglia è quello che la parola indica: l’unione di un uomo e di una donna. Trattare in maniera equa la scuola paritaria è una questione di giustizia sociale. Parole forti ed importanti quelle che l’Arcivescovo Scola ha pronunciato questa mattina nella chiesa “Sacra Famiglia” delle Angeliche di san Paolo. Una chiesa simbolo per la città di Milano, è stata infatti la prima ad essere intitolata alla Sacra Famiglia di Nazareth su volere di Papa Leone XIII. Una chiesa facente parte dell’Istituto San Paolo delle Angeliche, che ogni giorno da anni accoglie migliaia di bambini e di ragazzi per accompagnarli in un percorso educativo e di crescita, a cui il Cardinale attribuisce grande valore. «Con coraggio molti istituti come questo, ma anche enti e parrocchie, continuano a svolgere un prezioso compito educativo per l’intera società – ha spiegato l’arcivescovo nella sua omelia -. Questa è un’impresa coraggiosa perché nella nostra società esiste una libertà di educazione solo a metà. Le scuole cattoliche infatti non godono ancora di piena libertà perché non hanno libertà finanziaria». Un intervento, questo del cardinale, non a scopo rivendicativo, ma che simboleggia approvazione e rispetto per tutti coloro che con passione e coraggio ogni giorno portano avanti una missione educativa che lo stato italiano, così come quello greco, non riconoscono fino in fondo. L’Italia e la Grecia sono infatti le uniche due nazioni europee a non adottare politiche di uguaglianza riguardo le scuole cattoliche che, come ha sottolineato l’Arcivescovo, fanno risparmiare soldi allo stato.
«Investire nei piccoli e nella scuola – ha continuato il Cardinal Scola – significa amare la chiesa, amare la società, allora ecco l’importanza di famiglie autentiche che si rendono conto che nella famiglia le grandi differenze costitutive dell’umano, il rapporto tra il maschile e il femminile, il rapporto tra le varie generazioni sono custodite e sono fatte concorrere al bene della persona e al bene delle società».
Nella sua omelia l’Arcivescovo è tornato ancora sul fondamentale ruolo che la famiglia ha per la società e voluto sottolineare come la società di oggi sta perdendo di vista il significato originario e profondo della parola famiglia. «Il tempo del politicamente corretto deve diventare il tempo del religiosamente corretto, al punto che la corrispondenza diretta tra la parola e la cosa non risulta sempre chiaro. Questo succede per esempio a proposito di quel grandissimo dono e di quella importantissima realtà sociale che è la famiglia, fondata sul matrimonio inteso come un rapporto fedele tra un uomo e una donna e aperto alla vita. Il nome famiglia ha di mira quella cosa quella realtà che ora ho descritto e non è adatto ad indicare altre forme di convivenza».
Erano in molti ad ascoltare le parole dell’Arcivescovo, vi erano i docenti che lavoro nell’Istituto, gli alunni di età compresa tra i sei e i diciotto anni, i loro genitori e le suore Angeliche. Tutti hanno accolto il Cardinale con affetto e calore, in particolare la madre superiora generale, Ivana Raitano, che ha voluto porgergli parole di affetto. «Grazie Eminenza per averci onorato della sua presenza e per essere venuto a vedere il restauro esterno di questa annosa chiesa che da poco è ritornata nella sua antica bellezza. A nome di tutti i presenti vorrei dirle che nonostante sia breve il suo tempo di permanenza tra noi, apprezziamo tantissimo il suo gesto e le rinnoviamo di nuovo il nostro grazie».
La mattinata dell’Arcivescovo si è conclusa con la visita all’Istituto San Paolo delle Angeliche, dove ha incontrato gli alunni che lo hanno accolto con gioia, la stessa che farà da sfondo alla marcia annuale dell’Andemm al Domm di cui quest’anno, il 14 aprile, ricorre il trentesimo anniversario e che sarà dedicata al tema dell’incontro mondiale delle famiglie: la famiglia, il lavoro, la festa.

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