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4 maggio

Scola parla di istituzioni,
società e mercati

“Lectio magistralis” dell’Arcivescovo al convegno internazionale in Cattolica promosso dall’ateneo, dal Centro di Ricerche in Analisi Economica e Sviluppo Economico Internazionale e dalla Fondazione Centesimus Annus

26 Aprile 2012

“Institutions, Society and Markets: towards a new International Balance?” (“Istituzioni, società e mercati: verso un nuovo equilibrio?”) è il tema del convegno internazionale promosso da Università Cattolica del Sacro Cuore, Centro di Ricerche in Analisi Economica e Sviluppo Economico Internazionale e Fondazione Centesimus Annus, in programma venerdì 4 e sabato 5 maggio presso l’ateneo milanese, nel corso del quale il cardinale Angelo Scola terrà una lectio magistralis. L’intervento dell’Arcivescovo è in programma venerdì 4 alle 18.  

«Due giorni di riflessioni e dibattiti dedicati all’analisi dell’economia reale a livello mondiale, alle insufficienze di regolazione dei mercati individuate come una delle cause della presente crisi e alle possibilità di una governance sovranazionale che permetta un’uscita positiva e costruttiva dalla crisi»: così Domingo Sugranyes Bickel, presidente della Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice, spiega il contenuto dell’iniziativa.

La scaletta dei lavori si propone in primo luogo di mettere a fuoco una visione aggiornata della globalizzazione economica, dei suoi effetti sulla produzione e sugli scambi internazionali, sui livelli di vita e sulla geografia della povertà relativa; la sfida di oggi per il mondo è quella di aiutare i più poveri, stimolare la crescita nel tempo e fornire sufficiente assistenza umanitaria. Le singole sessioni si concentreranno poi su tre argomenti: il peso eccessivo del debito pubblico e privato nelle economie più progredite; le strategie industriali internazionali viste secondo tre sguardi, quello dei paesi avanzati, quello dei paesi emergenti, ovvero asiatici e sudamericani, e quello dei Paesi meno sviluppati, ossia africani; infine, sarà approfondito il messaggio della Chiesa di fronte all’angoscia delle persone rispetto all’incerto futuro economico.

Secondo Massimo Gattamelata, segretario generale della Fondazione: «In questi momenti di prolungata instabilità i cristiani sono chiamati a far sentire la loro voce e operare con umiltà e determinazione per riprendere con fiducia il cammino verso un’economia e una società più attente al bene comune. In questa missione, ci accompagna come un faro l’orientamento ideale della dottrina sociale della Chiesa».

Il professor Quadrio Curzio, presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice, e professore emerito di Politica economica dell’Università Cattolica, per introdurre alcuni percorsi specifici per uscire dallo stato di crisi, spiega: «Siamo entrati nel quinto anno di crisi dell’economia dei Paesi sviluppati senza che gli stessi siano riusciti a reimpostare una strategia durevole per uscirne. Tale strategia dovrebbe ridurre la dominanza della finanza rispetto all’economia reale, puntare sullo sviluppo rispetto alla ricchezza, ricordare che la solidarietà serve allo sviluppo nel bene comune».

Il professor Giovanni Marseguerra, ordinario di Economia politica all’Università Cattolica e Segretario del Comitato Scientifico della Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice, dichiara: «La gravissima crisi in cui versano le economie di tutto il mondo richiede oggi di mettere in campo con urgenza la grande risorsa della dottrina sociale, capace di “un conoscere illuminato dalla fede, in dialogo cordiale con ogni sapere» (Compendio della dottrina sociale della Chiesa, pag. 75 – 76). Il Convegno si propone di esaminare quale sia oggi il ruolo delle istituzioni, della società e del mercato in un periodo di profonda crisi, non solo economica e finanziaria ma anche e soprattutto culturale, sociale e valoriale.

Prenderanno parte al convegno venti relatori, provenienti da sette Stati: Città del Vaticano, Italia, Filippine, Spagna, Tunisia, USA, Svizzera. Si tratta di personalità di primo piano del mondo accademico, industriale e finanziario, nonché profondi conoscitori delle radici della dottrina cattolica, che hanno riflettuto in modo originale sui testi del Magistero sociale della Chiesa nel contesto concreto del mondo economico.

In allegato il programma.