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7 ottobre

Seminario, serata musicale in onore dei sostenitori

“Dal Sogno alla Pasqua” è il titolo del concerto in programma alle 21 nella basilica di Venegono Inferiore. In programma opere di Čajkovskij, Liszt, Mendelssohn e Rimskij-Korsakov

Ylenia SPINELLI

5 Ottobre 2011

Dal Sogno alla Pasqua. È questo il titolo della serata musicale che il Seminario di Venegono offre, in segno di amicizia e di riconoscenza, a tutti i suoi sostenitori. Venerdì 7 ottobre, a partire dalle ore 21, le navate della basilica del Seminario di Venegono Inferiore risuoneranno delle melodiose note di Čajkovskij, Liszt, Mendelssohn e Rimskij-Korsakov.

Ricco è infatti il programma della XV Serata di Amicizia che il Coro e l’Orchestra Sinfonica Ars Cantus di Venegono, sotto la direzione del Maestro Giovanni Tenti, eseguiranno e c’è da scommettere che anche questa volta la basilica farà fatica a contenere tutto il numeroso pubblico.

Del resto l’Ars Cantus, che l’anno prossimo festeggerà i 25 anni di ininterrotta attività, è ormai un’associazione culturale molto conosciuta, anche al di fuori del nostro Paese. Il suo complesso sinfonico è formato da più di duecento giovani elementi tra voci bianche, coro sinfonico e orchestra, i cui professori, provenienti da diverse parti del mondo, collaborano anche con molte altre orchestre italiane e straniere.

Il tema dell’amore, da quello apparentemente più profano a quello spirituale per eccellenza, sarà al centro del programma che il coro e l’orchestra eseguiranno in Seminario e che verrà introdotto da una riflessione di mons. Ennio Apeciti.

«Apriremo il concerto con Romeo e Giulietta di Čajkovskij – spiega il Maestro Tenti – e chiuderemo con la Grande Pasqua russa di Rimskij-Korsakov, due opere accomunate dal tema dell’amore trascendente. Solo apparentemente, infatti,  i due amanti di Verona non riescono a coronare il loro sogno d’amore, perché in realtà la parte più importante del loro sentimento è quella che vivrà oltre la morte, proprio come ci ha insegnato Gesù, con la sua morte e Resurrezione».

Nel mezzo l’Ave Maria di  Mendelssohn e Le campane della cattedrale di Strasburgo, una cantata poco conosciuta, anche per la sua difficoltà di esecuzione, che ha al centro l’eterna lotta tra le forze del male e quelle del bene. «Questo è un pezzo sicuramente complesso – tiene a precisare il Maestro – ma tra i più interessanti e l’anno prossimo, in occasione del nostro venticinquesimo, lo eseguiremo proprio a Strasburgo, dove speriamo di raccogliere gli stessi consensi di due anni fa, quando ci esibimmo al Musikverein di Vienna, la sala del concerto di Capodanno».

Al termine della serata musicale a Venegono l’Ars Cantus presenterà i suoi ultimi cd.