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Fondazione Don Gnocchi

Una scuola-laboratorio
per adolescenti a rischio

Al via da settembre al Centro Vismara un progetto a sostegno di alunni disabili e in condizione di disagio sociale e rischio di emarginazione: verrà realizzato grazie al contributo di EY Italia Onlus

9 Luglio 2014

Accompagnare al completamento della scuola d’obbligo preadolescenti e adolescenti con disabilità neurologica o neuropsichiatrica, in condizione di disagio sociale e a rischio di emarginazione. È questo l’obiettivo del progetto che si prefigge la Fondazione Don Gnocchi con la realizzazione di una scuola-laboratorio, di supporto alla formazione tradizionale, al Centro “Peppino Vismara” di Milano, struttura situata in zona Gratosoglio, nell’estrema periferia milanese, su un’area complessiva di circa 230 mila metri quadrati, dove la Don Gnocchi gestisce diversi servizi per minori e adulti disabili o con disagio sociale.

Il progetto è stato presentato oggi e verrà realizzato grazie al contributo di EY Italia Onlus: nello specifico, dal prossimo settembre e fino al mese di giugno del 2015, coinvolgerà trenta ragazzi tra gli 11 e i 16 anni segnalati dalle scuole medie di appartenenza, con disabilità neurologica o neuropsichiatrica, a rischio di emarginazione sociale e abbandono scolastico.

L’abbandono scolastico rappresenta un fenomeno sociale particolarmente difficile da contrastare quando coinvolge giovani in età preadolescenziale (11-13 anni) che associano patologie neurologiche e neuropsichiatriche, spesso non diagnosticate e riconosciute (livello cognitivo border line, disturbi della personalità e del comportamento, disturbi neurologici minimi) al disagio sociale. Patologie che, se non vengono affrontate tempestivamente, possono provocare disturbi psichiatrici maggiori o fenomeni di devianza sociale. Nel 2012 sono stati 7.800 gli allievi che hanno abbandonato gli studi. Secondo i dati diffusi dalla Commissione Europea inoltre, l’Italia è tra i cinque paesi europei con la percentuale più alta di dispersione scolastica: abbandonano infatti i banchi di scuola il 17.6% degli studenti, un dato superiore rispetto alla media dei paesi della Ue, scesa al 12.7%. Secondo gli obiettivi fissati dalla Commissione Europea, il tasso di abbandono scolastico dovrebbe scendere sotto il 10% entro il 2020.

«Da sempre ci occupiamo di alimentare il talento e contribuire alla creazione di un cambiamento concreto e sostenibile nel contesto in cui operiamo – sottolinea la Fondazione EY Onlus -. Consapevoli dell’importanza del nostro ruolo nel supportare iniziative di questo tipo, siamo felici di contribuire a questo progetto volto a intercettare giovani in situazioni border e in un periodo delicato della crescita, l’età preadolescenziale, fiduciosi che possa aiutarli a integrarsi nell’ambiente che li circonda e a sviluppare il loro potenziale. Ci auguriamo che questo progetto possa rappresentare per questi ragazzi il primo passo verso un percorso di successo».

Proprio la fascia di età dei preadolescenti viene spesso dimenticata dalle istituzioni pubbliche: la patologia è ancora troppo lieve per poter essere presa in carico dal sistema sanitario con idonei interventi riabilitativi, mentre il disagio sociale non è ancora così marcato da comportare un’urgenza di intervento e i fondi per intervenire vengono stanziati solo quando la situazione degenera e comporta un intervento del tribunale dei minori, troppo spesso tardivo. L’obiettivo del progetto è quello di realizzare all’interno del Centro “Vismara” una nuova forma scolastica, una scuola-laboratorio che, grazie alla collaborazione di insegnanti ed educatori e a una didattica alternativa nei contenuti e nei metodi, accoglierà giovani con patologie neuropsichiatriche a rischio di dispersione scolastica, per offrire loro concrete possibilità di successo formativo e di costruzione di un positivo progetto di vita.

Il laboratorio verrà sostenuto da diverse figure professionali che collaboreranno per tutta la durata dell’anno scolastico (insegnanti, educatori, psicologo, responsabile del Servizio Minori), in collaborazione e all’interno della scuola istituzionale, insieme a famiglie e territorio, cercando di creare una rete di opportunità educative interessanti e coinvolgenti.

«Con questo progetto puntiamo a costruire al Centro “Vismara” un ambiente stimolante – spiega il presidente della Fondazione Don Gnocchi, monsignor Angelo Bazzari -, dove la crescita e l’apprendimento si costruiscono come risposte ai bisogni e agli interessi degli utenti. La relazione educativa e la didattica devono sapersi incentrare sulla creatività dei ragazzi e sulle loro dinamiche socio-affettive, creando relazioni significative».