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Family 2012

«Un’esperienza bellissima e faticosissima»

Al perfetto funzionamento della “macchina” organizzativa ha contribuito la professionalità di ingegneri, manager, giornalisti... Il loro bilancio

di Francesca CASSANI

17 Giugno 2012

Ingegneri, manager, giornalisti. Sono alcune delle alte professionalità che si sono messe a disposizione del VII Incontro mondiale delle Famiglie. Uomini e donne che in maniera volontaria e gratuita hanno lavorato all’interno della macchina di Family 2012 ricoprendo ruoli chiave e di responsabilità.

Come Lorenzo Zanoni, 54 anni, che ha preso un mese di ferie dall’Fc Internazionale, dove si occupa della gestione degli eventi e del coordinamento degli oltre 100 Inter Club sparsi nel mondo. «Ho seguito la gestione del trasporto pubblico ed ero il responsabile della sicurezza all’incontro con i cresimandi, al quale il Santo Padre ha partecipato sabato 2 giugno», spiega, consapevole dell’importanza del ruolo ricoperto. Di fronte a un milione di pellegrini da tutta Italia e dal mondo, infatti, non ci si poteva permettere di sbagliare. Tanto che, confida Zanoni, «di notti insonni ce ne sono state». L’esperienza professionale, però, non è nulla paragonata all’umanità incontrata durante il lavoro in Family 2012. «Mi sono trovato a lavorare in un gruppo unito da un fine comune, dalla fede che è stata capace di motivare e coinvolgere tutti coloro che si sono trovati ad avere a che fare con noi. A partire dai volontari che hanno mostrato grandissima dedizione all’incarico ricevuto tanto da non obiettare nulla nel momento in cui hanno saputo che non avrebbero partecipato alla Messa». Erano le 23 di sabato 2 giugno quando Zanoni ha dato loro la notizia. Fortunatamente, però, intorno alle 7, quando è apparso chiaro che il flusso di pellegrini era sotto controllo le cose sono cambiate. «C’è stato un “liberi tutti” e i volontari hanno potuto partecipare alla celebrazione presieduta da Benedetto XVI».

Al settore trasporti ha portato il suo contribuito anche Paolo Visciano, 46 anni e due figli, che è stato nominato responsabile della logistica interna. «Per descrivere l’esperienza di Family 2012 non posso che utilizzare superlativi assoluti: è stata bellissima, intensissima e anche faticosissima. Difficilmente nella vita lavorativa di un manager capita di gestire un evento di questa portata». Lo scorso novembre la società per cui Visciano lavorava è fallita. In seguito, attraverso la rete di Manager Italia, è entrato in contatto con la Fondazione Milano Famiglie 2012 e ha offerto la sua professionalità. «Non sono riuscito a seguire gli eventi con il Papa – spiega Visciano -, ma domenica ho avuto la fortuna di partecipare al saluto che ha rivolto a chi ha lavorato all’evento».

Anche al media center era un professionista il team leader che ha guidato i volontari in sala stampa. Giorgio Panzeri lavora a Pc Professionale, periodico Mondadori, e ha gestito un gruppo di una quarantina di ragazzi che, volontari come lui, hanno vissuto l’evento con i giornalisti. «Dal punto di vista professionale è stato interessante per una volta vedere le cose da un altro punto di vista – spiega Panzeri -. Avendo una certa esperienza, inoltre, era per me più facile prevedere eventuali richieste dei colleghi e quindi prestare davvero il mio servizio mettendo a disposizione ciò che sapevo fare». Anche Panzeri, però, è rimasto colpito dall’affiatamento del gruppo: «Una squadra che ha sin da subito lavorato in armonia e con grande serietà».