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10 dicembre

Un’onda di preghiera contro la fame

Caritas Ambrosiana aderisce all’iniziativa lanciata dalla Confederazione internazionale con un momento di raccoglimento che coinvolgerà volontari, operatori e ospiti dei centri di accoglienza

3 Dicembre 2013

Caritas Ambrosiana aderisce alla “wave of prayer”, l’onda di preghiera lanciata dalla Confederazione internazionale delle Caritas per promuovere la fine della fame nel mondo. Con questa iniziativa parte simbolicamente anche a Milano la campagna “Una sola famiglia umana, cibo per tutti”, promossa da Caritas Internationalis, i cui risultati saranno illustrati durante l’Expo 2015, l’esposizione universale che ha scelto come tema «Nutrire il pianeta, energia per la vita» e che avrà sede proprio a Milano.

Martedì 10 dicembre, alle 12, volontari, operatori, ospiti dei centri di accoglienza di Caritas Ambrosiana, nel salone monsignor Bicchierai della sede di via San Bernardino 4 a Milano, reciteranno la preghiera preparata per l’occasione, unendosi così all’“onda” che dalle isole Samoa attraverserà il pianeta. Al termine della preghiera i partecipanti potranno vedere il video messaggio di Papa Francesco, con il quale il Pontefice offrirà la benedizione e il supporto alla campagna.

Come spiega il presidente di Caritas Internationalis, il cardinale Oscar Rodríguez Maradiaga, nel videomessaggio di lancio della campagna, Caritas crede che sia uno scandalo che quasi un miliardo di persone soffrano la fame oggi in un mondo che ha risorse per tutti. Le Caritas ritengono che garantire il diritto al cibo per legge in ogni Paese sia un passo essenziale per assicurare il cibo a tutti. Il diritto al cibo tutela la dignità degli esseri umani, consente la libertà dalla fame e dalla malnutrizione, difende la sicurezza alimentare.

La campagna “Una sola famiglia umana, cibo per tutti” è la prima campagna globale che coinvolge le 164 organizzazioni che aderiscono a Caritas Internationalis.

La campagna, oltre a fare pressione sui governi e le Nazioni Unite, vedrà le Caritas nazionali abbracciare gli obiettivi dei singoli Paesi volti alla sicurezza alimentare. Inoltre porrà l’accento sui cambiamenti individuali riguardo allo spreco di cibo e alle abitudini alimentari.