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Lampi di genio in tv

Sabato 27 e sabato 3 gennaio su Raitre un innovativo programma per ragazzi che illustra le scoperte dei più grandi scienziati della storia

22 Dicembre 2008

23/12/2008

Cosa hanno in comune Albert Einstein, Ippocrate, Archimede, Leonardo da Vinci, Galileo Galilei, Antoine Lavoisier, Alessandro Volta, Charles Darwin, Gregor Mendel, Isaac Newton? Sono tutti grandi scienziati che in epoche diverse hanno fatto la storia del sapere e che “hanno deciso” di raccontarsi ai bambini in un nuovo programma f irmato condotto da Luca Novelli e curato da Renzo Salvi, che potremo vedere su Raitre sabato 27 dicembre e sabato 3 gennaio alle 9.

“Lampi di genio in Tv” – questo il titolo della trasmissione – è un programma per i bambini e i ragazzi tra i 5 e gli 11 anni (ma non solo): dieci puntate (che ricalcano in titoli dell’omonima collana di Luca Novelli, pubblicata da Editoriale Scienza. «Nei palinsesti televisivi italiani – dicono Luca Novelli e Renzo Salvi – non è presente una proposta di divulgazione scientifica rivolta in modo particolare ai bambini. Lampi di genio inizia ad affrontare, perciò, un settore particolare della comunicazione televisiva con l’intento di individuare anche un linguaggio che sappia raggiungere questo pubblico con rigore nell’informazione scientifica e semplicità nello stile del racconto».

Ogni personaggio viene proposto con le proprie caratteristiche: c’è un Einstein che parla con accento tedesco e un Leonardo “fiorentino”: ciascuno racconta le proprie ricerche e scoperte, che tuttavia sono già accennate nel titolo delle trasmissioni: “Einstein e le macchine del tempo”, “Darwin e la vera storia dei dinosauri”, “Volta e l’anima dei robot”, “Galileo e la prima guerra stellare”, “Leonardo e la penna che disegnava il futuro”, “Mendel e l’invasione degli OGM”, “Lavoisier e il mistero del 5° elemento”, “Ippocrate medico in prima linea”, “Newton e la formula dell’antigravità”, “Archimede e le sue macchine da guerra”.

Curiosa e accattivante anche l’ambientazione dello studio: una grande astronave virtuale con due grandi finestre e una cupola vetrata attraverso i quali vedere le galassie e lo spazio interstellare, con immagini fornite dall’Agenzia Spaziale Italiana, che collabora al programma. Qui, Luca Novelli – in tuta da astronauta – traccia la rotta del viaggio insieme ai bambini che lo accompagnano, con le loro curiosità, domande e considerazioni “scientifiche”.

Un viaggio che di tanto in tanto conduce i telespettatori anche in altri ambienti: il Museo della Scienza e della Tecnica “Leonardo da Vinci” di Milano, una sala del Museo di Storia Naturale di Milano, il Museo di Scienze Astronomiche di Brera, il Museo di Anatomia Umana e il “Garnier Valletti” (o “della frutta”) di Torino, il Centro di Cultura Scientifica “Alessandro Volta” di Como.

Ad arricchire il programma, anche una sorta di “dizionario” con finestre che puntualizzano concetti e parole chiave legati ai diversi scienziati (come “elettrico” per Volta, “darwiniano”, “leonardesco”, “relativo” per Einstein) e illustrano ciò che ancora oggi è frutto di quelle invenzioni o scoperte.