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L’Anello Debole: un premio alla comunicazione che “racconta” le storie degli ultimi

Un premio per le trasmissioni radiofoniche, televisive o le opere cinematografiche che narrino vicende di italiani e stranieri "fragili" perché "marginalizzati". Si tratta del Premio "L'Anello debole", giunto alla IV edizione, promosso dalla Comunità di Capodarco

10 Luglio 2008

11/07/2008

La Comunità di Capodarco è impegnata da oltre 40 anni nell’accoglienza di persone in difficoltà e nell’attenzione al mondo della comunicazione tramite i seminari per giornalisti e l’agenzia “Redattore sociale”.

Il premio considera la comunicazione audio-visiva “centrale per la sua capacità di incidere su formazione, informazione, costumi e attitudini”. «Radio, tv e cinema – affermano i promotori – se politicamente non dovrebbero favorire estremismi, così socialmente non dovrebbero permettere esclusioni. Soprattutto in un’epoca in cui gli squilibri economici e sociali rischiano di aumentare intollerabilmente distanze e fossati».

Saranno premiati – tra i lavori presentati entro l’8 settembre 2008 – i migliori programmi giornalistici radiofonici e televisivi e cortometraggi “della realtà” o di fiction, aventi come oggetto tematiche di forte contenuto sociale, purché realizzati e trasmessi non prima dell’1 gennaio 2007.

La premiazione avverrà a ottobre 2008 a Fermo . Alle 4 opere vincitrici verrà assegnato un premio in denaro di mille euro e un bracciale con un anello debole, disegnato da un artigiano locale, simbolo del premio.

Info: www.premioanellodebole.it.