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“Scarp” cambia veste e si diffonde

Il "mensile degli ultimi", scritto e distribuito dai senza dimora, è approdato a Vicenza, Rimini, Firenze, Catania e Palermo: rinnovati anche la grafica e i contenuti

15 Dicembre 2008

15/12/2008

Quanta strada ha fatto Scarp de’ tenis! E quanta si appresta a farne! Il giornale di strada assume una dimensione nazionale: nato a Milano dodici anni fa, in questi giorni è approdato anche a Vicenza, Firenze, Rimini, Catania e Palermo. Così (con Genova, Torino e Napoli, entrate a far parte del progetto negli scorsi anni) salgono a nove le città in cui il mensile viene pensato, realizzato e venduto.

In ognuna delle nuove “piazze” sono state costituite una redazione giornalistica che fornisce contenuti alla sede centrale, che resta a Milano, e una redazione di strada, che coordina l’attività dei venditori, persone senza dimora, gravemente emarginate, con problemi di povertà, dipendenze, disagio.

Allargando i propri orizzonti, Scarp de’ tenis ha scelto di rimanere fedele non solo al proprio nome, tratto da una canzone di Enzo Jannacci, ma anche all’idea originaria: offrire a chi viene dal mondo della strada una spazio dove raccontarsi e, al tempo stesso, un’occasione concreta per emanciparsi dall’umiliazione dell’elemosina. Da Vicenza a Palermo i senza dimora potranno collaborare alla scrittura del giornale e venderlo, trattenendo parte (1 euro a copia) del prezzo di copertina.

Proprio la duplice vocazione, editoriale e sociale, è il marchio di fabbrica che rende Scarp un’esperienza unica nel panorama italiano. Dal 1996, oltre 500 homeless e persone in difficoltà (uomini e donne, anziani e giovani, italiani e stranieri) sono entrati a far parte della squadra di Scarp. Alcuni di loro sono riusciti a lasciarsi il passato alle spalle proprio grazie al giornale. Tutti hanno allacciato nuove relazioni, e sono entrati in contatto, tramite il progetto, con i servizi sociali del territorio. C’è chi ha ritrovato un posto di lavoro, chi la casa, chi la famiglia.

Questa opera di recupero sociale e umano non sarebbe stata possibile senza l’aiuto di Caritas. Anzitutto di Caritas Ambrosiana, che dall’inizio scommise su Scarp, promuovendolo, facendolo crescere, inserendolo nella propria rete di servizi. In secondo luogo, delle Caritas delle altre diocesi dove il giornale è stato e sarà diffuso.

Ora il legame con l’organismo ecclesiale diventa ancora più saldo: Caritas Italiana ha infatti inserito Scarp de’ tenis fra le “opere segno” finanziate con fondi otto per mille della Conferenza episcopale italiana e coinvolto le Caritas diocesane delle nuove città, al fine di consolidare la rete di diffusione e soprattutto di ampliare il numero dei beneficiari dell’azione di reinserimento sociale (più di 60, nelle quattro città finora coinvolte).

Edito dalla milanese Cooperativa Oltre, Scarp coglie l’occasione dell’esordio sulle nuove piazze per presentarsi con una veste editoriale aggiornata. Cambia il formato, la foliazione aumenta, la grafica si fa più moderna e ariosa, i contenuti si arricchiscono, le rubriche si moltiplicano. Confermata, invece, la suddivisione in tre grandi sezioni: le inchieste nazionali, i racconti dalle città, l’approfondimento sull’economia solidale nell’inserto Ventuno.

Il nuovo numero, il 127° della serie, è in distribuzione nelle nove città da sabato 13 dicembre. Si apre con un’inchiesta sugli alunni straneri a scuola e gli sforzi che da vent’anni si compiono per facilitarne l’integrazione, nonostante le scarse risorse pubbliche. Nell’inserto economico, esperienze di “auto di gruppo”. Ma soprattutto, le voci di strada di tante città. Per raccontare l’esclusione e la povertà senza tacerne l’aspetto drammatico, sempre però valorizzando l’umanità e la dignità di chi finisce sulla strada. E provando a tracciare nuovi, concreti percorsi di reinserimento e di speranza.