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Paderno Dugnano

I primi 10 anni di “Città 2000”

di Alberto MANZONI Redazione

16 Aprile 2010

Sembra ieri, e non è un modo di dire. Nell’aprile del 2000 il gruppo dei redattori e collaboratori, che da Paderno Dugnano per 25 anni avevano sostenuto il settimanale diocesano Città nostra, decisero di continuare un’esperienza di comunicazione locale di ispirazione cristiana partendo con una nuova realtà: Città 2000.
In poche righe non si possono riassumere dieci anni di impegno, che ha visto la collaborazione delle parrocchie nella diffusione della testata – venduta anche nelle edicole -, che nel 2008 da settimanale è passata alla cadenza mensile. Qui vogliamo ricordare Angelo Valadé, caporedattore di Città nostra e direttore dal primo numero di Città 2000, scomparso in gennaio, al quale è subentrato chi scrive; e poi Giuliana Lecchi, segretaria di redazione del settimanale di zona, poi in forza a Itl, spirata la sera del Sabato santo. Ricordando amici che hanno dato tanto in questo campo, vogliamo proseguire, guardando con fiducia al nutrito gruppetto di giovani collaboratori che si è avvicinato al giornale. Sembra ieri, e non è un modo di dire. Nell’aprile del 2000 il gruppo dei redattori e collaboratori, che da Paderno Dugnano per 25 anni avevano sostenuto il settimanale diocesano Città nostra, decisero di continuare un’esperienza di comunicazione locale di ispirazione cristiana partendo con una nuova realtà: Città 2000.In poche righe non si possono riassumere dieci anni di impegno, che ha visto la collaborazione delle parrocchie nella diffusione della testata – venduta anche nelle edicole -, che nel 2008 da settimanale è passata alla cadenza mensile. Qui vogliamo ricordare Angelo Valadé, caporedattore di Città nostra e direttore dal primo numero di Città 2000, scomparso in gennaio, al quale è subentrato chi scrive; e poi Giuliana Lecchi, segretaria di redazione del settimanale di zona, poi in forza a Itl, spirata la sera del Sabato santo. Ricordando amici che hanno dato tanto in questo campo, vogliamo proseguire, guardando con fiducia al nutrito gruppetto di giovani collaboratori che si è avvicinato al giornale.