Sirio 26-29 marzo 2024
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In libreria e on line

Oasis: una via per fermare la violenza

Nel nuovo numero della rivista della Fondazione contributi e riflessioni sulle strade da percorrere per ri-generare le istituzioni

4 Settembre 2014

Dall’Iraq alla Libia, passando per la Siria, la contestazione della situazione politica esistente ha lasciato spazio all’azione violenza di gruppi ispirati al jihadismo islamista. Tra la proclamazione del califfato, l’esibizione inaudita di decapitazioni di innocenti, i continui scontri tra milizie, con confini che tendono a scomparire (come quello tra Siria e Iraq), esiste ancora una via per fermare la spirale di questa violenza che sembra senza fine? La contestazione violenta è il solo modo per chiedere una riforma dello Stato? O piuttosto, come dimostrano alcuni casi, va percorsa la strada della ri-generazione delle istituzioni, possibile se si rimette al centro l’uomo, anche quello religioso?

A questo tema portante e di drammatica attualità è dedicato il numero 19 di Oasis, che si acquista qui e in tutte le librerie anche online. Ecco alcune segnalazioni dal sommario:

Attualità: Istituzioni in crisi. La voce dei profeti (Benoît Chantre); Egitto e movimenti giovanili. Usati per il potere e poi scartati (Georges Fahmi); Turchia, tra centro e periferia. L’alleanza inedita di Piazza Taksim (Ateş Altınordu); Europa e democrazia. La dimenticanza di sé, radice della crisi (Sergio Belardinelli); Religioni e spazio pubblico. Oltre le maglie della società civile (Michael Jennings); Iraq e il progetto americano. Il prezzo della hybris imperiale (Riccardo Redaelli); Ideologia islamista e rivoluzioni. Il ritorno del jihad dopo la Primavera (Joas Wagemakers); I vari gruppi jihadisti. Quanti contendenti per un califfato senza confini (Cole Bunzel); La proposta alternativa dello Stato civico. Appello agli sciiti: integrati non egemoni (Ibrahim Shamseddine); Monoteismi e violenza. Il Dio unico legittima la violenza? (Pierangelo Sequeri).

Incontri: Intervista a Martin Schulz, a cura di Maria Laura Conte

Reportage: Incagliata nella storia ma resiliente, Sarajevo è viva, di Maria Laura Conte

Contributi: Conversazione con André Miquel, di Martino Diez; «Dio non è grato a chi non è grato agli altri», Ida Zilio Grandi; Tre contraenti per un unico patto, Michael Lecker.