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Economia

Estate, una “industria” che funziona

Nell’ultimo anno un incremento del 15% per le imprese estive (gelaterie, piscine, bed&breakfast, stabilimenti balneari e produzione di condizionatori e refrigeratori)

di Cristina CONTI

17 Luglio 2015

Le imprese lombarde crescono in estate. I settori estivi dell’economia regionale registrano un +15% nell’ultimo anno. È il dato reso noto dall’ultima elaborazione della Camera di Commercio di Milano, su dati registro imprese relativi a 2015, 2014 e 2013.

Gelaterie, piscine, bed&breakfast, alloggi, stabilimenti balneari, imprese che producono condizionatori: il caldo e le vacanze fanno aumentare gli affari per oltre 26 mila attività in un settore che conta quasi 100 mila addetti su 500mila nazionali e che vale 9 miliardi di fatturato (di cui 5,8 solo a Milano) su un totale italiano di 34. Attività particolari che richiedono una formazione specifica. «Da Milano parte un segnale di fiducia concreto – dichiara Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano -. Le imprese sono in prima linea: lo dimostra la sostanziale tenuta di fatturati e occupazione. Inserimento di forza lavoro giovane e formazione di nuove professionalità sono fra le necessità che maggiormente si avvertono oggi in regione».

Le imprese che producono condizionatori sono cresciute del 4%, quelle dedicate alla cura dei giardini del 6%, i bed&breakfast, complice Expo, del 15%. Nella città metropolitana, in particolare, i b&b sono passati da 212 a 265, le attività che producono climatizzatori da 2322 a 2393, le pasticcerie da 665 a 669 e le imprese impegnate nel verde da 709 a 754.

Tra le province lombarde Milano conta circa 7 mila imprese nel settore “estivo”: è seconda nella classifica nazionale dopo Roma (con oltre 10 mila) e prima di Torino, che invece ne conta 6 mila. Seguono Brescia con 3500, Bergamo e Varese con 3 mila, Monza e Como con circa 2 mila, Pavia, Mantova e Lecco con oltre mille.

Le gelaterie, in particolare, crescono dell’1,7% in regione, mentre nella città metropolitana si tocca il +6%, contro il +1% del resto d’Italia. Il gelato è soprattutto artigianale, per tre imprese su quattro, con picchi a Sondrio, Mantova e Varese, dove si supera l’80%. E per soddisfare anche i palati più esigenti si moltiplicano i gusti: cannella e spezie, rosa e fiori, tiramisù, verdure, senza tralasciare il formaggio e la pizza. La sperimentazione piace, ma il classico, come panna, cioccolato, crema, stracciatella e nocciola, riesce comunque a mantenere un primato indiscusso.