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Sanità

L’Ospedale di Erba collabora a uno studio sulle infezioni oculari

Tra i dati emersi, la possibilità di ricorrere a un collirio a base di iodopovidone al posto degli antibiotici nella profilassi preoperatoria

7 Giugno 2021
L'Ospedale Fatebefratelli di Erba

La resistenza agli antibiotici è un problema di grande rilevanza per la salute degli uomini. Per questo è necessario riservare il loro utilizzo alle situazioni di reale necessità e ridurre drasticamente il loro impiego nel periodo preoperatorio come profilassi delle infezioni. Una valida alternativa agli antibiotici nella profilassi preoperatoria dell’infezione interna dell’occhio (endoftalmite), senza creare alcun fenomeno di resistenza, è l’uso di collirio a base di iodopovidone allo 0,66%. È quanto emerge da uno studio multicentrico nazionale a cui ha partecipato anche l’Ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli di Erba.

«Lo studio è nato dall’esigenza di trovare un’alternativa agli antibiotici nella profilassi dell’endoftalmite postoperatoria. Questa esigenza è particolarmente sentita soprattutto nei soggetti che devono sottoporsi a procedure chirurgiche ripetute come le iniezioni intravitreali. Il collirio di iodopovidone allo 0,66% riduce drasticamente la carica batterica della superficie oculare e la predispone all’intervento chirurgico in massima sicurezza», spiega il professor Pasquale Troiano, direttore dell’Unità operativa di Oculistica all’Irccs Fatebenefratelli di Erba.

Lo iodopovidone è da anni la molecola antisettica di riferimento per la preparazione del campo operatorio in chirurgia oftalmica e ha dimostrato in anni di utilizzo diffuso ottime caratteristiche d’efficacia e di sicurezza. «I risultati del nostro studio evidenziano l’efficacia dello iodopovidone a basso dosaggio anche nei confronti di specie batteriche meticillino-resistenti che sono resistenti a quasi tutte le categorie di antibiotici. La loro rimozione dalla superficie oculare grazie allo iodopovidone ci fa ritenere che possa contribuire alla riduzione dell’incidenza dell’endoftalmite postoperatoria», conclude il professor Troiano.

I Fatebenefratelli

L’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli è presente in 50 Paesi dei 5 continenti, con circa 400 opere apostoliche. La Provincia Lombardo Veneta, essendo parte di questa grande comunità ospedaliera, realizza la propria vocazione religiosa dedicandosi al servizio della Chiesa prestando, senza scopo di lucro, attività sanitarie e assistenziali in particolare nei confronti di malati e bisognosi. La mission della PLV è in primo luogo l’ospitalità realizzata attraverso interventi appropriati di prevenzione, promozione della salute, cura e riabilitazione, che garantiscano a ogni utente la cura più adeguata al proprio bisogno di salute, in una logica di corretto ed economico uso delle risorse. La PLV esplica la propria attività assistenziale in 4 contesti regionali differenti (Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia), attraverso 9 strutture sanitarie/socio-sanitarie accreditate presso il SSN per 2192 posti letto complessivi. I Fatebenefratelli, sulle orme del loro fondatore San Giovanni di Dio, si impegnano a garantire un’assistenza integrale, che pertanto consideri e abbracci tutte le dimensioni della persona umana: fisica, psichica, sociale e spirituale. Tale assistenza umanizzata viene agita ogni giorno grazie alla compartecipazione alla missione da parte dei Fatebenefratelli e dei circa 2200 collaboratori assunti a vario titolo all’interno della Provincia Lombardo Veneta.