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La storia

Maria Perrella, dalla finanza all’Africa

Dopo 10 anni di lavoro nella consulenza bancaria, ha deciso di mettere le sue competenze a disposizione di Medici con l’Africa Cuamm collaborando all’intervento nella regione di Gambella (Etiopia)

13 Marzo 2019

Partirà domenica 17 marzo, per Gambella, in Etiopia, dove presterà servizio per 6 mesi. Maria Perrella è originaria di Roma, ma vive da dieci anni a Milano, dove lavora nel mondo dei financial services. A 36 anni decide di rimettersi in gioco e provare a cambiare il suo percorso professionale. Per sei mesi andrà a lavorare a Gambella e a occuparsi della parte amministrativa dell’intervento che Medici con l’Africa Cuamm sta realizzando in quella zona.

Uno sguardo pulito e deciso, Maria Perrella ha una profonda determinazione nell’affrontare questa nuova sfida: «Nel 2016 sono andata in India per un progetto di volontariato in ambito educativo, per tre settimane; poi ho scoperto che nell’azienda in cui lavoro (EY Advisory) c’è un programma di Corporate Social Responsability che offre servizi di consulenza ai Paesi in via di sviluppo, con l’obiettivo di supportare piccole imprese a impatto sociale a strutturare meglio le loro organizzazioni e permetter loro di crescere e innescare uno sviluppo sostenibile. Tramite questo programma sono stata così tre mesi in Kenya e tre mesi in Sierra Leone, dove ho conosciuto il Cuamm e ho capito che volevo fare qualcosa di più. Ho quindi chiesto l’aspettativa e ora parto per un periodo più lungo». E prosegue: «ho tanta voglia di affrontare questa nuova sfida professionale e personale e di mettere le mie competenze tecniche e manageriali a disposizione della cooperazione internazionale».

La regione di Gambella, ai confini con il Sud Sudan, presenta indicatori di salute tra i peggiori del Paese, con tassi di mortalità infantile più alti rispetto alla media nazionale (156/1000 rispetto a 58/1000, mentre in Italia questo tasso e di 3,3/1000). L’intervento che Medici con l’Africa Cuamm sta realizzando riguarda tutto il sistema sanitario nella sua globalità: interessa quindi sia i servizi sanitari esistenti (un ospedale regionale e 7 centri di salute periferici), sia l’assistenza alle popolazioni rifugiate presso il Campo di Nguenyyiel.

Medici con l’Africa Cuamm e l’Etiopia

Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio, anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti. Oggi Medici con l’Africa Cuamm è impegnato in 8 Paesi dell’Africa sub-Sahariana (Angola, Etiopia, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda) con oltre 2.200 operatori sia europei che africani; appoggia 24 ospedali, 64 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, tubercolosi e malaria, formazione), 3 scuole infermieri e 1 università (in Mozambico).

L’intervento di Medici con l’Africa Cuamm in Etiopia comincia nel 1980. Focus principale è il supporto all’ospedale di Wolisso con l’invio di personale medico, la formazione, l’equipaggiamento e la fornitura di beni di consumo, per garantire la continuità dei servizi essenziali, soprattutto quelli rivolti a mamme e bambini. Qui sta sviluppando il progetto “Prima le mamme e i bambini. 1000 di questi giorni”.

In questa zona il Cuamm supporta anche 20 centri di salute e 1 scuola per ostetriche, per un bacino di utenza di oltre 1 milione di persone. Nel 2014 viene avviato un intervento in alcuni distretti del South Omo, area remota e poco servita, con attività volte a rafforzare il sistema sanitario e a migliorare la salute materno-infantile nell’ospedale di Turmi HC e negli 8 centri di salute di riferimento. Ultimo fronte aperto, nel corso del 2017, è quello nella regione di Gambella, al confine con il Sud Sudan, dove il Cuamm opera sia in 1 ospedale regionale, e nei 7 centri di salute periferici a esso collegati, sia nell’assistenza alle popolazioni rifugiate presso il Campo di Nguenyyiel.

È possibile sostenere il lavoro di Medici con l’Africa Cuamm con una donazione su c/c postale 17101353 e online su www.mediciconlafrica.org; con 40 euro è possibile garantire il parto assistito a una futura mamma.