Share

24 aprile

Armeni di Milano, memoria del genocidio

La comunità milanese rinnova l'annuale appuntamento di celebrazione nel ricordo dello sterminio del suo popolo in terra turca nel 1915

Rosangela VEGETTI Redazione

20 Aprile 2009

Presso la Basilica di Sant’Ambrogio, giovedì 24 aprile, alle 10.30, la Chiesa Apostolica Armena d’Italia celebra una divina Liturgia solenne in suffragio del milione e mezzo di martiri armeni, vittime del genocidio perpetrato dal governo dei Giovani Turchi nel 1915. Vi sono invitati quanti desiderano condividere un ricordo e riproporre un appello di giustizia e di solidarietà verso le vittime di una delle tragedie del secolo scorso.
A presiedere alla divina Liturgia sarà il rettore della Chiesa Armena, l’archimandrita p. Aren Shaheenian. « Il genocidio – spiega p. Aren – portò al nostro popolo perdite irreversibili sia di risorse umane, che culturali e territoriali, lasciando una forte impronta psicologica e sociale nei vari ambiti della vita del popolo armeno. Fu causa diretta e indiretta di ripercussioni, disagi, e problemi nella vita quotidiana dei singoli e delle famiglie, influenzando il carattere e la psicologia del nostro popolo, l’attività sociale delle generazioni future, i loro desideri e aspirazioni».
Il 24 aprile segna l’inizio dell’operazione definitiva di eliminazione degli Armeni dal territorio turco, lanciata nel 1915 dal governo dei Giovani Turchi, con l’ordine a tutti i capi territoriali di sostenere l’eliminazione diretta e la cacciata degli Armeni nei terreni deserti arabi. I trasgressori sarebbero stati puniti al pari di nemici della patria e della religione.
Realizzando il genocidio degli Armeni, i Giovani turchi raggiunsero l’obiettivo di eliminare una popolazione estranea a quella turca nell’Impero Ottomano. Ragioni politiche, razziali, religiose, economiche e territoriali sono all’origine di questa tragedia che, come ogni genocidio, implica una folle gestione di potere e di conformismo razziale.
La Chiesa Apostolica Armena di Milano conta un migliaio di fedeli e fa parte del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano. Lo scorso anno ha festeggiato il 50° della sua chiesa (in via Jommelli 32, tel. 02.799791, dedicata ai santi Quaranta Martiri di Sebaste e costruita in classico stile armeno. Sorse grazie alla generosa determinazione dei fratelli Onnik e Sarkis Diarbekirean che, sfuggiti nel 1920 al genocidio ed emigrati in Argentina, la vollero donare alla comunità milanese. Presso la Basilica di Sant’Ambrogio, giovedì 24 aprile, alle 10.30, la Chiesa Apostolica Armena d’Italia celebra una divina Liturgia solenne in suffragio del milione e mezzo di martiri armeni, vittime del genocidio perpetrato dal governo dei Giovani Turchi nel 1915. Vi sono invitati quanti desiderano condividere un ricordo e riproporre un appello di giustizia e di solidarietà verso le vittime di una delle tragedie del secolo scorso.A presiedere alla divina Liturgia sarà il rettore della Chiesa Armena, l’archimandrita p. Aren Shaheenian. « Il genocidio – spiega p. Aren – portò al nostro popolo perdite irreversibili sia di risorse umane, che culturali e territoriali, lasciando una forte impronta psicologica e sociale nei vari ambiti della vita del popolo armeno. Fu causa diretta e indiretta di ripercussioni, disagi, e problemi nella vita quotidiana dei singoli e delle famiglie, influenzando il carattere e la psicologia del nostro popolo, l’attività sociale delle generazioni future, i loro desideri e aspirazioni».Il 24 aprile segna l’inizio dell’operazione definitiva di eliminazione degli Armeni dal territorio turco, lanciata nel 1915 dal governo dei Giovani Turchi, con l’ordine a tutti i capi territoriali di sostenere l’eliminazione diretta e la cacciata degli Armeni nei terreni deserti arabi. I trasgressori sarebbero stati puniti al pari di nemici della patria e della religione.Realizzando il genocidio degli Armeni, i Giovani turchi raggiunsero l’obiettivo di eliminare una popolazione estranea a quella turca nell’Impero Ottomano. Ragioni politiche, razziali, religiose, economiche e territoriali sono all’origine di questa tragedia che, come ogni genocidio, implica una folle gestione di potere e di conformismo razziale.La Chiesa Apostolica Armena di Milano conta un migliaio di fedeli e fa parte del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano. Lo scorso anno ha festeggiato il 50° della sua chiesa (in via Jommelli 32, tel. 02.799791, dedicata ai santi Quaranta Martiri di Sebaste e costruita in classico stile armeno. Sorse grazie alla generosa determinazione dei fratelli Onnik e Sarkis Diarbekirean che, sfuggiti nel 1920 al genocidio ed emigrati in Argentina, la vollero donare alla comunità milanese.