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Mondialità

Desio, giovani “ambasciatori” in Tanzania

Si tratta di alcuni studenti dell'Istituto tecnico industriale scientifico tecnologico "Enrico Fermi", che si sono gemellati con una scuola secondaria situata in una zona rurale del Paese africano, contribuendo all'allestimento dei suoi laboratori e meritandosi per questo il plauso del ministro degli Esteri Franco Frattini

Veronica TODARO Redazione

17 Luglio 2009

Una scuola di Desio è diventata “ambasciatrice” del nostro Paese in Tanzania. Si tratta dell’Istituto tecnico industriale scientifico tecnologico (Itis) “Enrico Fermi”, che ha avviato un progetto di educazione alla mondialità all’interno del quale si colloca il gemellaggio con la scuola secondaria di Isimanì situata in una zona rurale della Tanzania centro-meridionale. L’iniziativa ha riscosso un grande successo e suscitato l’interesse da parte degli attori istituzionali della Cooperazione allo sviluppo, in particolare della Farnesina. Tanto che il ministro degli Esteri Franco Frattini, il mese scorso ha voluto incontrare gli alunni e i professori che hanno portato avanti l’iniziativa partita già nel 1998. «I ragazzi e i loro professori sono stati i migliori ambasciatori dell’Italia in Tanzania – ha affermato Frattini -, perché hanno portato nel Paese un progetto concreto. Il lavoro svolto dalla vostra scuola dimostra la grande sensibilità della società civile italiana per la cooperazione con il Sud del mondo e per la creazione di un futuro migliore».
L’iniziativa dell’Itis è stata avviata a seguito di un incontro con padre Angelo Burgio, missionario della diocesi di Agrigento a Isimani, la quale ha costruito la scuola secondaria della città, passata poi sotto la giurisdizione delle autorità locali. Queste ultime hanno chiesto aiuto per fornire attrezzature didattiche al laboratorio di fìsica e di chimica della scuola. E in questo senso si è attivato l’Itis, progettando e costruendo strumenti corredati di scheda di funzionamento in inglese per contribuire all’allestimento dei laboratori.
Su richiesta degli studenti è iniziata in una classe quarta un’area di progetto sulle energie rinnovabili e in particolare è stato realizzato il prototipo di un piccolo impianto fotovoltaico destinato a mantenere accese alcune lampade. Il gemellaggio con Isimani, che ospita 530 ragazzi con solo 12 insegnanti, è stata l’occasione per contribuire alla soluzione di un bisogno concreto. Infatti, a partire dal prototipo, gli alunni dell’Itis hanno realizzato un piccolo impianto fotovoltaico che è stato donato alla missione per essere installato nel centro dì accoglienza per bambini orfani e malati di Aids. Successivamente due delegazioni di docenti e studenti di Desio hanno visitato la missione di Isimani e la scuola secondaria.
Durante l’incontro con il ministro, l’Itis ha presentato a Frattini la proposta del progetto “A che tante faccele? La Via Lattea tra scienza, storia ed arte”, che prevede che nell’Anno internazionale dell’Astronomìa, tramite la rete “Albatros” e l’associazione Euresis, verranno coinvolti più istituti per realizzare una mostra in lingua inglese, che verrà distribuita, gratuitamente, ad alcune scuole e centri culturali africani. Il ministro Frattini si è detto estremamente interessato all’iniziativa e ha detto ai ragazzi che discuterà con la direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) del Ministero su come intervenire. Nell’anno scolastico 2009/2010 l’Iris sarà il promotore della mostra per favorire la conoscenza dell’universo e condividere con la scuola gemellata le informazioni acquisite. L’attività dell’Iris in Tanzania ha il pieno sostegno dei missionari in loco. Una scuola di Desio è diventata “ambasciatrice” del nostro Paese in Tanzania. Si tratta dell’Istituto tecnico industriale scientifico tecnologico (Itis) “Enrico Fermi”, che ha avviato un progetto di educazione alla mondialità all’interno del quale si colloca il gemellaggio con la scuola secondaria di Isimanì situata in una zona rurale della Tanzania centro-meridionale. L’iniziativa ha riscosso un grande successo e suscitato l’interesse da parte degli attori istituzionali della Cooperazione allo sviluppo, in particolare della Farnesina. Tanto che il ministro degli Esteri Franco Frattini, il mese scorso ha voluto incontrare gli alunni e i professori che hanno portato avanti l’iniziativa partita già nel 1998. «I ragazzi e i loro professori sono stati i migliori ambasciatori dell’Italia in Tanzania – ha affermato Frattini -, perché hanno portato nel Paese un progetto concreto. Il lavoro svolto dalla vostra scuola dimostra la grande sensibilità della società civile italiana per la cooperazione con il Sud del mondo e per la creazione di un futuro migliore».L’iniziativa dell’Itis è stata avviata a seguito di un incontro con padre Angelo Burgio, missionario della diocesi di Agrigento a Isimani, la quale ha costruito la scuola secondaria della città, passata poi sotto la giurisdizione delle autorità locali. Queste ultime hanno chiesto aiuto per fornire attrezzature didattiche al laboratorio di fìsica e di chimica della scuola. E in questo senso si è attivato l’Itis, progettando e costruendo strumenti corredati di scheda di funzionamento in inglese per contribuire all’allestimento dei laboratori.Su richiesta degli studenti è iniziata in una classe quarta un’area di progetto sulle energie rinnovabili e in particolare è stato realizzato il prototipo di un piccolo impianto fotovoltaico destinato a mantenere accese alcune lampade. Il gemellaggio con Isimani, che ospita 530 ragazzi con solo 12 insegnanti, è stata l’occasione per contribuire alla soluzione di un bisogno concreto. Infatti, a partire dal prototipo, gli alunni dell’Itis hanno realizzato un piccolo impianto fotovoltaico che è stato donato alla missione per essere installato nel centro dì accoglienza per bambini orfani e malati di Aids. Successivamente due delegazioni di docenti e studenti di Desio hanno visitato la missione di Isimani e la scuola secondaria.Durante l’incontro con il ministro, l’Itis ha presentato a Frattini la proposta del progetto “A che tante faccele? La Via Lattea tra scienza, storia ed arte”, che prevede che nell’Anno internazionale dell’Astronomìa, tramite la rete “Albatros” e l’associazione Euresis, verranno coinvolti più istituti per realizzare una mostra in lingua inglese, che verrà distribuita, gratuitamente, ad alcune scuole e centri culturali africani. Il ministro Frattini si è detto estremamente interessato all’iniziativa e ha detto ai ragazzi che discuterà con la direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) del Ministero su come intervenire. Nell’anno scolastico 2009/2010 l’Iris sarà il promotore della mostra per favorire la conoscenza dell’universo e condividere con la scuola gemellata le informazioni acquisite. L’attività dell’Iris in Tanzania ha il pieno sostegno dei missionari in loco.

Gli studenti presso la missione in Tanzania