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Assistenza

Più bebè, la Mangiagalli si allarga

La Clinica milanese si attrezza con un nuovo nido per accogliere i neonati in aumento: venti nascite al mese contro le 18 di altri periodi. La nursery ristrutturata servirà anche a "educare" le nuove mamme

Cristina CONTI Redazione

5 Giugno 2009

Tanti nuovi bebè in arrivo, e alla Mangiagalli di Milano si ampliano gli spazi per accoglierli. Secondo gli ultimi dati, infatti, nella clinica di via Commenda in media ci sono state venti nascite al giorno (6744 solo nel 2008), contro le 18 degli altri periodi, e nei primi cinque mesi del 2009 i parti sono arrivati già a quota 2800. Nuove nascite non solo italiane: un neonato su quattro ha la mamma straniera e la maggioranza proviene dalle Filippine, dall’Ecuador, dall’Egitto, dal Perù e dalla Romania. Anche l’età delle mamme si è alzata: la media è di 33 anni, il 36,5% ha tra i 35 e i 39 anni, il 34,5% tra i 30 e i 34, il 14,3% tra i 25 e i 29, mentre le mamme over 40 sono il 10%.
Per far fronte a queste cifre è stato inaugurato un nuovo nido, in grado di ospitare dai 60 ai 70 neonati, con un investimento di 300 mila euro attinti dalle casse del Policlinico (da cui la clinica dipende). «Con la ristrutturazione della nursery si è voluto creare soprattutto uno spazio dedicato alla famiglia e all’educazione della mamma», spiega Fabio Mosca, direttore di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale della Fondazione Policlinico Mangiagalli.
Trecento metri quadrati a disposizione dei bambini appena nati. Un luogo di formazione, dove i genitori possono incontrarsi e scambiarsi esperienze, ma anche un centro per la promozione dell’allattamento al seno. Della nuova nursery, inoltre, non beneficeranno solo le neo-mamme, ma anche i papà, che potranno incontrarsi con infermieri e puericultrici per acquisire in breve tempo tutte le competenze necessarie per un rientro a domicilio tranquillo. Qui, infatti, si alterneranno ogni giorno ben 37 professioniste in pediatria, pronte a consigliare e a incoraggiare i nuovi genitori alle prese per la prima volta con biberon, pannolini e lunghe veglie notturne.
Ma ci sarà anche una novità assoluta. Niente più errori di riconoscimento: braccialetti elettronici permetteranno di identificare i bambini, scongiurando il pericolo di scambiarli. Per i nuovi nati, inoltre, anche la cartella clinica sarà informatizzata, per migliorare e rendere più rapida l’assistenza sanitaria in caso di problemi. Tanti nuovi bebè in arrivo, e alla Mangiagalli di Milano si ampliano gli spazi per accoglierli. Secondo gli ultimi dati, infatti, nella clinica di via Commenda in media ci sono state venti nascite al giorno (6744 solo nel 2008), contro le 18 degli altri periodi, e nei primi cinque mesi del 2009 i parti sono arrivati già a quota 2800. Nuove nascite non solo italiane: un neonato su quattro ha la mamma straniera e la maggioranza proviene dalle Filippine, dall’Ecuador, dall’Egitto, dal Perù e dalla Romania. Anche l’età delle mamme si è alzata: la media è di 33 anni, il 36,5% ha tra i 35 e i 39 anni, il 34,5% tra i 30 e i 34, il 14,3% tra i 25 e i 29, mentre le mamme over 40 sono il 10%.Per far fronte a queste cifre è stato inaugurato un nuovo nido, in grado di ospitare dai 60 ai 70 neonati, con un investimento di 300 mila euro attinti dalle casse del Policlinico (da cui la clinica dipende). «Con la ristrutturazione della nursery si è voluto creare soprattutto uno spazio dedicato alla famiglia e all’educazione della mamma», spiega Fabio Mosca, direttore di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale della Fondazione Policlinico Mangiagalli.Trecento metri quadrati a disposizione dei bambini appena nati. Un luogo di formazione, dove i genitori possono incontrarsi e scambiarsi esperienze, ma anche un centro per la promozione dell’allattamento al seno. Della nuova nursery, inoltre, non beneficeranno solo le neo-mamme, ma anche i papà, che potranno incontrarsi con infermieri e puericultrici per acquisire in breve tempo tutte le competenze necessarie per un rientro a domicilio tranquillo. Qui, infatti, si alterneranno ogni giorno ben 37 professioniste in pediatria, pronte a consigliare e a incoraggiare i nuovi genitori alle prese per la prima volta con biberon, pannolini e lunghe veglie notturne.Ma ci sarà anche una novità assoluta. Niente più errori di riconoscimento: braccialetti elettronici permetteranno di identificare i bambini, scongiurando il pericolo di scambiarli. Per i nuovi nati, inoltre, anche la cartella clinica sarà informatizzata, per migliorare e rendere più rapida l’assistenza sanitaria in caso di problemi.