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Economia

Brianza, motore d’Europa

Un'elaborazione della Camera di Commercio monzese: è al primo posto del continente per quanto riguarda la vivacità manifatturiera

di Cristina CONTI Redazione

25 Giugno 2010

È la Brianza il motore economico d’Europa. A dirlo è un’elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Eurostat, Istat e Registro Imprese. Un dato sicuramente incoraggiante. Secondo i dati, infatti, anche con la crisi la Brianza conferma un indice di vivacità economica manifatturiera pari a 164,1. Al secondo posto nella classifica europea ci sono le due aree tedesche del Baden-Württemberg e della Baviera, che hanno raggiunto rispettivamente il 122,8 e 120,9. Buon punteggio anche per il distretto produttivo di Limburg nei Paesi Passi (119,8) e per Vlaams Gewest in Belgio (116,21); a seguire l’area spagnola del Pais Vasco (109,87).
L’indice comprende diverse variabili di carattere economico. Come parametri costitutivi sono stati considerati, tra gli altri, il Pil a parità di potere d’acquisto, i tassi di occupazione e disoccupazione, l’occupazione e la densità imprenditoriale del settore manifatturiero.
Un alto livello economico non solo in Europa, ma soprattutto in Lombardia. La Brianza, lo scorso anno, ha registrato performance migliori della media delle altre province lombarde. In termini di crescita imprenditoriale il saldo tra imprese iscritte e cessate nel 2009 in Brianza è positivo (+365), contro il dato lombardo che presenta un saldo in passivo di oltre 3000 imprese. Per quanto riguarda l’export, anche nel 2009, nonostante le variazioni negative, l’indice di apertura commerciale della Brianza è pari al 120% e si conferma circa il doppio del dato lombardo (62%). Nel 2009, poi, la variazione tendenziale media annua della produzione manifatturiera in Brianza, seppur negativa, è più contenuta di oltre 2 punti percentuali rispetto al dato lombardo.
Notizie positive, ma non si può ancora cantare vittoria. «Sebbene si intravedano i primi segnali di ripresa, ora è più che mai necessario tenere alta la guardia, perché siamo di fronte a una ripresa “a intermittenza” – dichiara Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza -. Non dobbiamo distogliere l’attenzione dalle priorità, che restano il sostegno al lavoro e all’occupazione, da incentivare attraverso interventi mirati a famiglie e imprese». È la Brianza il motore economico d’Europa. A dirlo è un’elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Eurostat, Istat e Registro Imprese. Un dato sicuramente incoraggiante. Secondo i dati, infatti, anche con la crisi la Brianza conferma un indice di vivacità economica manifatturiera pari a 164,1. Al secondo posto nella classifica europea ci sono le due aree tedesche del Baden-Württemberg e della Baviera, che hanno raggiunto rispettivamente il 122,8 e 120,9. Buon punteggio anche per il distretto produttivo di Limburg nei Paesi Passi (119,8) e per Vlaams Gewest in Belgio (116,21); a seguire l’area spagnola del Pais Vasco (109,87).L’indice comprende diverse variabili di carattere economico. Come parametri costitutivi sono stati considerati, tra gli altri, il Pil a parità di potere d’acquisto, i tassi di occupazione e disoccupazione, l’occupazione e la densità imprenditoriale del settore manifatturiero.Un alto livello economico non solo in Europa, ma soprattutto in Lombardia. La Brianza, lo scorso anno, ha registrato performance migliori della media delle altre province lombarde. In termini di crescita imprenditoriale il saldo tra imprese iscritte e cessate nel 2009 in Brianza è positivo (+365), contro il dato lombardo che presenta un saldo in passivo di oltre 3000 imprese. Per quanto riguarda l’export, anche nel 2009, nonostante le variazioni negative, l’indice di apertura commerciale della Brianza è pari al 120% e si conferma circa il doppio del dato lombardo (62%). Nel 2009, poi, la variazione tendenziale media annua della produzione manifatturiera in Brianza, seppur negativa, è più contenuta di oltre 2 punti percentuali rispetto al dato lombardo.Notizie positive, ma non si può ancora cantare vittoria. «Sebbene si intravedano i primi segnali di ripresa, ora è più che mai necessario tenere alta la guardia, perché siamo di fronte a una ripresa “a intermittenza” – dichiara Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza -. Non dobbiamo distogliere l’attenzione dalle priorità, che restano il sostegno al lavoro e all’occupazione, da incentivare attraverso interventi mirati a famiglie e imprese».